Giannelli, presidente nazionale associazione presidi
Giannelli, presidente nazionale associazione presidi

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha scritto al Ministro dell’Istruzione Bianchi per sottoporre nuovamente alla sua attenzione alcune importanti richieste avanzate dall’ANP. Di seguito riportiamo i punti principali della lettera inviata al capo del dicastero di Viale Trastevere.

Richieste dell’Associazione Nazionale Presidi al Ministro dell’Istruzione Bianchi

Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, ieri 16 dicembre, ha inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione Bianchi: ha ritenuto, infatti, conveniente ripresentare adesso, in pieno iter di approvazione della Legge di Bilancio 2022, le richieste che il sindacato ha più volte formulato anche in altri momenti di confronto.

Di seguito riportiamo i punti su cui Giannelli chiede al numero uno del Ministero di porre attenzione:

“1. Adeguare la retribuzione di posizione (parte variabile) e la retribuzione di risultato a quelle degli altri dirigenti dell’area “istruzione e ricerca”.

 2. Allineare la contrattazione integrativa all’anno scolastico in corso nel più breve tempo possibile, superando anche la scandalosa vicenda dei colleghi entrati in ruolo negli ultimi anni che, per inspiegabili meccanismi burocratici, non stanno ancora percependo tutte le voci retributive loro spettanti per contratto.

3. Favorire al massimo la mobilità interregionale dei vincitori di concorso assegnati lontano dalle regioni di residenza, sia incrementando dal 30% al 100% la disponibilità di posti, sia rendendo disponibili per l’immissione in ruolo le sedi scolastiche con almeno 500 studenti.

4. Incrementare il fondo per il cosiddetto “organico Covid”, lasciando ai dirigenti la possibilità di scegliere quale personale nominare (docente o ATA) in base alle concrete esigenze del servizio”.

Mobilità, retribuzione e organico Covid sono le richieste principali. In merito a quest’ultimo aspetto, Giannelli chiede la possibilità che siano i dirigenti scolastici a poter stipulare contratti su organico Covid tenendo conto delle reali necessità presentate dalle scuole: se in un istituto vi è carenza di personale ATA nell’ottica della gestione dell’epidemia, il preside dovrebbe usufruire maggiormente di queste risorse, piuttosto che di docenti e viceversa.

Soluzione al lavoro continuo dei dirigenti

Giannelli conclude la lettera al Ministro evidenziando il lavoro continuo a cui sono sottoposti i dirigenti scolastici: a seguito dell’emergenza sanitaria, infatti, i compiti dei presidi e del loro team sono di gran lunga aumentati, condizione che porta alla necessità di un lavoro continuo e incessante. Per garantire la didattica in presenza agli alunni non si ha tregua e spesso i presidi si sostituiscono alle autorità sanitarie. Chiede pertanto di trovare delle soluzioni ad una situazione che non può diventare la normalità.