Il sostegno agli alunni con disabilità ha costituito da sempre una materia molto delicata all’interno del mondo della scuola: garantire il diritto allo studio degli studenti certificati è un dovere per ogni istituzione scolastica. A volte tante sono tuttavia le difficoltà pratiche a cui le scuole vanno incontro, in primis l’assumere docenti specializzati. In molti casi, infatti, sono costrette a conferire supplenze ad insegnanti non titolati: è legalmente fattibile?
Il TAR della Campania stabilisce che le supplenze su sostegno vengano attribuite a docenti specializzati
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un argomento su cui la scuola deve prestare sempre molta attenzione per garantirne al meglio il diritto allo studio. Purtroppo si verifica spesso che occorre conferire contratti a tempo determinato a docenti non specializzati sul sostegno in assenza di insegnanti titolati. Ma in questo caso tale personale ha le competenze per supportare gli studenti certificati, considerando che il più delle volte si è da poco inseriti nel mondo della scuola?
L’Ansa oggi riporta una sentenza del TAR della Campania che ha accolto il ricorso dei genitori di un alunno affetto da autismo seguito da un docente non specializzato: un istituto comprensivo di Succivo della provincia di Caserta congiuntamente all’Ufficio Scolastico provinciale dovrà risarcire la famiglia per non avere garantito all’alunno il supporto dell’insegnante di sostegno specializzato. Il risarcimento è pari a 3000 euro più le spese legali.
“Si tratta di una sentenza rivoluzionaria che obbliga le scuole e il Provveditorato a nominare insegnati di sostegno ‘titolati’ rispetto alla sindrome di cui è affetto l’alunno, pena il risarcimento danni, a prescindere dalle Graduatorie Gae (graduatorie ad esaurimento, ndr) e Gps (graduatorie provinciali per le supplenze, ndr)”: commenta così l’avvocato Luigi Adinolfi, a cui i genitori dell’alunno, associati all’Angsa Campania (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), si sono rivolti. Il non essere seguito da un docente specializzato per il sostegno “ha certamente influito negativamente sul percorso scolastico di integrazione del minore” spiega l’avvocato.
Quali ripercussioni avrà la sentenza?
Il TAR della Campania considera quindi come una violazione del diritto allo studio dell’alunno certificato conferire una supplenza ad un docente non specializzato sul sostegno: che ripercussioni avrà tale sentenza sulla scuola? Ad oggi tantissimi sono gli incarichi a termine su tutto il territorio nazionale e per tutti gli ordini di scuola assegnati a docenti non titolati: si registra infatti una grande carenza di personale abilitato e con esperienza triennale.
Di certo la scuola e l’USP condannati ricorreranno al Consiglio di Stato, il quale dovrà verificare se realmente in provincia di Caserta non ci fossero docenti specializzati disponibili al momento della nomina. Se comunque si dovesse confermare la sentenza o se altri Tribunali dovessero esprimere un simile giudizio si aprirebbe una questione molto difficile da risolvere: lo stesso sistema dell’attribuzione delle supplenze inizierebbe ad avere molti punti da rivedere.
Tuttavia è vero anche che proprio grazie a questo personale tanti ragazzini con disabilità hanno comunque un supporto, anche se non specializzato che in caso contrario, nell’immediatezza, sarebbe difficile garantire.