Ape sociale 2022: nuovi requisiti contributivi per alcune categorie di lavoratori

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Ape sociale 2022, le ultime novità: vediamo quali sono i nuovi requisiti contributivi per l’accesso alla pensione anticipata. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Ape sociale 2022

Nel complesso scenario riguardante la prossima riforma delle pensioni, tra i punti fermi emergono senza dubbio il rinnovo ed il potenziamento dell’Ape sociale almeno per tutto il 2022.

A tal proposito, infatti, anche nei mesi scorsi il governo si è impegnato ad allargare la platea dei beneficiari, al fine di tutelare soprattutto coloro che svolgono lavori gravosi.

Nel concreto, per usufruire della misura, i lavoratori devono di fatto aver compiuto 63 anni di età e devono aver raggiunto 30 o 36 anni di contributi versati a seconda delle situazioni.

Ad ogni modo, su questo fronte c’è un’importante novità che riguarda determinate categorie di lavoratori. Scopriamo subito di cosa si tratta.

I nuovi requisiti contributivi

Rispetto a quanto qui sopra riportato, a partire dal 1° gennaio 2022 per gli operai edili ed i ceramisti, anch’essi facenti parte del novero dei lavori gravosi, sarà possibile beneficiare dell’Ape sociale con:

  • 63 anni di età;
  • 32 anni di contributi versati.

È chiaro, quindi, che questi lavoratori potranno usufruire di un ulteriore sconto. Con un abbassamento del requisito contributivo di ben 4 anni.

Ad ogni modo, è fondamentale che l’attività lavorativa sia stata svolta per almeno sei degli ultimi sette anni oppure per almeno sette degli ultimi dieci.

“Così come avevo auspicato e come proposto dalla Commissione lavori gravosi del Ministero del Lavoro, si è raggiunta l’intesa per l’anticipo pensionistico dei lavoratori edili e ceramisti”. Ha dichiarato sui social il Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

“Giusto riconoscere a chi lavora nei cantieri un trattamento pensionistico differenziato. Un segnale importante per un settore nel quale ogni giorno bisogna lavorare per affermare, proteggere e difendere la sicurezza, la qualità e la dignità del lavoro”. Ha aggiunto subito dopo Orlando, sottolineando una volta di più gli sforzi compiuti in questa direzione.

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