Mentre la situazione epidemiologica diventa sempre più preoccupante, come sottolinea l’Ema, e il numero di contagi, in particolare tra i più giovani, aumenta in modo esponenziale – con tasso di contagi al 3,6%, aumentati del ben 50% in una settimana – le scuole si preparano a un ritorno difficile dalle vacanze. Già 10.000 le classi in Dad su 400.000 e i casi a scuola si moltiplicano, ponendo seri dubbi sul ritorno degli studenti tra i banchi dopo l’Epifania e ipotizzando una proroga della chiusura. Il presidente del consiglio Mario Draghi attende il 23 dicembre per leggere i dati sulla variante Omicron e la risposta dei vaccini per valutare insieme ai ministri convocati nuove misure per le festività.
Contagi in aumento: ipotesi greenpass per gli studenti
Con già molte regioni in giallo e col rischio di un’Italia in arancione all’inizio del 2022, è stata ventilata l’ipotesi estrema di un greenpass per gli studenti, al momento accantonata. Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi, esprime però una notevole preoccupazione sull’eventuale misura, perché il rischio evidente è quello di una maggiore dispersione scolastica, già molto grave sul territorio nazionale e in particolare al sud. “Se si dice che serve il greenpass e i ragazzi non fanno in tempo, che succede? Non vengono più a scuola?”, ha detto oggi Giannelli a Radio Cusano.
Tempi troppo stretti e rischio dispersione scolastica – Riguardo al greenpass per gli studenti, è evidente che lo scoglio principale è rappresentato dai tempi stretti, troppo brevi per colmare il gap, in particolare in regioni come la Sicilia che resta fanalino di coda per il numero totale di abitanti vaccinati, e al contempo registra una dispersione scolastica notevole. Improbabile fare tamponi a tutti i ragazzi prima delle lezioni. “Non siamo organizzati”, conclude Giannelli.
Galli: le scuole potrebbero restare chiuse dopo l’Epifania
Nel frattempo è intervenuto, sull’argomento dei contagi a scuola, l’ex direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli il quale vede nelle vacanze natalizie una manna dal cielo, perché gli istituti di ogni ordine e grado resteranno chiusi per quasi venti giorni. “Ci sarà da pensare eventualmente a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo”, ha detto in giornata a Sky Tg24, “non auspico un ritorno alla Dad”, ha aggiunto.
DaD più vicina – Eppure il fantasma della Dad, causata in particolare dalla variante Omicron, incombe su tutta la scuola italiana, già però preparata a questa evenienza, decisamente meglio rispetto all’inizio della pandemia nel 2019, ma pur sempre a disagio rispetto all’efficacia delle lezioni in presenza, ora reputate molto rischiose. Il generale Figliuolo si era impegnato a proteggere le scuole con un tracciamento straordinario e un rilevamento costante dei dati, ma nulla di quanto promesso è avvenuto, forse per scarsità di risorse.
Omicron più contagiosa della variante Delta
La variante Omicron appare secondo gli scienziati molto contagiosa, ma dai sintomi meno gravi rispetto alla variante Delta. Aumentano però gli ospedalizzati e i non vaccinati in terapia intensiva. L’Ema chiarisce come ancora i dati non permettano di comprendere se i vaccini siano efficaci o se invece vengano aggirati. Moderna ha pubblicato un report in cui si testimonierebbe che il suo vaccino a mRNA aumenti notevolmente gli anticorpi contro Omicron, ma al contempo i casi gettano i paesi nel Nord Europa, in particolare Gran Bretagna, Olanda, Norvegia e Danimarca in nuove misure restrittive, se non addirittura in lockdown.
Lo scenario politico – Sia il Presidente Mattarella – che ha rimproverato i media di aver dato troppo spazio ai novax – che il presidente del consiglio Draghi, hanno ancora ripetuto la necessità di vaccinarsi e spingere la maggior parte della popolazione italiana a effettuare la terza dose, in modo da bloccare o attenuare il virus. Il ministro della salute Speranza si associa e comunque rassicura che i dati sono molto confortevoli rispetto al Natale 2020, proprio grazie all’efficacia dei vaccini e alla massiccia campagna di vaccinazione, che prosegue imperterrita nell’intero territorio nazionale. L’Italia parrebbe in vantaggio su tutti, ma secondo gli scienziati deve badare a conservare i risultati incassati, senza cedimenti e distrazioni, come invece avvenuto in Gran Bretagna.