Gli scatti di anzianità permettono a docenti e ATA di incrementare lo stipendio, grazie al passaggio ad un’altra fascia stipendiale. Gli scatti di anzianità sono già definiti e possono essere consultati nelle apposite tabelle. Purtroppo, o dipendenti della scuola, nel corso della loro carriera come precari o personale di ruolo, vanno spesso incontro a illegittime violazioni dei loro diritti in proposito. Ciò, nonostante le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea o dalla Suprema Corte di Cassazione.
Scatti di anzianità docenti e ATA: cosa sapere
Il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità al personale precario o al personale di ruolo è oggetto di diversi ricorsi in tribunale, con vittorie ottenute sia in passato che nel periodo recente. Ad esempio, il periodo di precariato che precede l’immissione in ruolo, va conteggiato per intero, e non solo in parte come dice il Ministero.
Che dire dei precari? Hanno diritto alla corresponsione della Retribuzione Professionale Docenti o del Compenso Individuale Accessorio (ATA), negati dal Ministero, anche per le supplenze brevi.
Per conoscere la propria fascia stipendiale, è sufficiente consultare il cedolino NoiPA, nella sezione corrispondente.
Come incrementare lo stipendio con i diritti negati
Per incrementare lo stipendio e recuperare gli importi negati dal Ministero, sebbene di diritto, è necessario ricorrere in tribunale e ottenere una sentenza a favore dal giudice. Come detto prima, sono sempre più numerose quelle ottenute e che costituiscono un precedente.
Inoltre, per calcolare le somme che è possibile recuperare, Anief ha messo a disposizione un calcolatore online, che in pochi minuti restituisce l’importo che spetta di diritto.
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