Scuola, Sasso: ‘Troppi 3 casi per andare in DAD’

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Ritorno a scuola in presenza e in sicurezza, stanno facendo discutere le nuove regole riguardanti il protocollo delle quarantene per gli eventuali casi positivi che si riscontreranno nelle aule scolastiche. Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, intervistato dal quotidiano ‘Repubblica’, ha espresso la propria opinione in merito alla delicata questione.

Ritorno a scuola, Sasso: ‘Sono troppi tre casi per andare in quarantena’

In modo particolare, stanno facendo discutere le regole riguardanti le scuole superiori: con un caso positivo, infatti,
si resta in classe con l’utilizzo delle mascherine Ffp2 e un tampone (entro 10 giorni, ma non viene specificato).
L’auto sorveglianza sarà fatta mediante esecuzione gratuita di test antigenici. Con due casi, i non vaccinati e chi
non ha concluso il ciclo vaccinale o è guarito da meno di 4 mesi o non ha la terza dose va in Dad per 10 giorni;
chi ha il booster rimane in presenza con autosorveglianza e Ffp2. Dai tre casi, tutti in Dad per 10 giorni.

Il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione ha ribadito come la distinzione tra vaccinati e no rappresenti una discriminazione del diritto allo studio. ‘La scuola è luogo di inclusione – ha dichiarato Sasso – un brutto precedente’. L’esponente della Lega, poi, si aspetta ‘un imponente tracciamento dei contagi da parte della struttura commissariale e, poi, una rapida consegna alle scuole delle mascherine Ffp2. Oggi non ci sono’.

E poi c’è la questione aerazione delle aule, uno dei temi che sta più a cuore al sottosegretario: ‘Non è possibile – ha ribadito Sasso al quotidiano ‘Repubblica’ – che dopo un anno di governo Conte e dieci mesi di governo Draghi non siamo riusciti a dotare le nostre scuole di un sistema di aerazione. È inaccettabile che il governo abbia distribuito risorse a pioggia e le scuole fatichino a impiegarle. Servono un provvedimento specifico e una nuova mentalità dei presidi. Il Cts è stato deludente, non ha inserito l’aerazione nelle linee guida per la scuola’, ha dichiarato senza mezzi termini Rossano Sasso, il quale ha ricordato come in quei pochi istituti dove si sono installati impianti di aerazione, gli effetti sulla sicurezza si sono visti.

Secondo Sasso, i tre casi positivi, dalla seconda media alle superiori, per andare in Dad sono troppi, ‘andrebbero ridotti a due’. Il sottosegretario, infine, ha ribadito come non vi sia una visione generale per un progetto istruzione, questo perché ‘la breve durata dei governi rappresenta un fattore micidiale’.

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