Aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, come è noto, il 2022 è l’anno dell’aggiornamento delle GPS: chi risulta già iscritto potrà aggiornare il proprio punteggio, chi, invece, dovrà inserirsi per la prima volta, provvederà ad indicare i titoli, i 24 CFU ed eventuali servizi prestati in passato riguarderà 700mila docenti precari. Chi è già iscritto dovrà soltanto aggiornare il punteggio, chi si iscrive per la prima volta dovrà inserire i titoli, i 24 CFU ed eventuali servizi. Nelle ultime ore, per altro, si stanno intensificando le voci su un possibile rinvio al 2023 dell’aggiornamento delle GPS. Quanto c’è di vero?
Aggiornamento GPS, voci su un possibile rinvio al 2023: quanto c’è di vero?
Giova precisare, innanzitutto, che si tratta di indiscrezioni che, eventualmente, dovranno essere confermate oppure smentite dal Ministero dell’Istruzione. Ricordiamo, inoltre, che l’anno 2022 dovrebbe portare al riallineamento delle GPS e delle GAE, in modo da far coincidere l’aggiornamento delle due diverse graduatorie. Per amore dell’argomento, riportiamo, quindi, le dichiarazioni rilasciate da Manuela Pascarella (Flc-Cgil) al noto portale ‘Tecnica della Scuola’.
Manuela Pascarella ha parlato di possibile rinvio dell’aggiornamento delle GPS, tramite un emendamento ad hoc nel decreto Milleproroghe.
Quale sarebbero i motivi che spingerebbero il Ministero dell’Istruzione verso questa direzione? Il principale motivo, come dichiarato da Manuela Pascarella, sarebbe la ‘capacità dell’amministrazione di affrontare, con gli uffici periferici, la validazione e i controlli sulle domande presentate’, tutto ciò a motivo della carenza di organici negli USP. Da qui parte la richiesta di Flc-Cgil di un intervento sul piano tecnologico per ottimizzare la gestione delle domande.
Flc-Cgil ritiene che un eventuale rinvio dell’aggiornamento delle GPS rappresenterebbe un grave errore oltre che un danno alla credibilità del Ministero in quanto è fondamentale rispettare le scadenze. Manuela Pascarella, in occasione dell’intervista rilasciata a ‘Tecnica della Scuola’, ha citato le soluzioni prospettate da Flc-Cgil per evitare lo spettro del rinvio ovvero il ‘potenziamento dei software usato nel 2020, una visualizzazione immediata del punteggio prodotto dall’istanza, la possibilità immediata di correzione in autotutela, tempi distesi per produrre le domande e termini fissati entro giugno 2022, in modo da non sovraccaricare gli uffici ad agosto’.
In conclusione, è bene informare i nostri lettori che abbiamo deciso di riportare tali indiscrezioni per onore della cronaca, citando semplicemente le suddette dichiarazioni: spetterà poi al Ministero dell’Istruzione fare chiarezza sulla questione. A nostro giudizio, sarebbe opportuno farlo il più presto possibile anche e soprattutto per le migliaia e migliaia di docenti precari che, in particolar modo nei gruppi social, stanno esprimendo il loro forte disappunto.