Mascherine, sono efficaci per gli studenti?

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A conti fatti sono trascorsi quasi due anni da quando abbiamo iniziato a fare i conti con la pandemia: in tutto questo lunghissimo periodo tante sono state le informazioni sulle mascherine e sul loro corretto utilizzo, e le disposizioni del governo che ne hanno regolato l’uso. Anche in ambito scolastico si è applicato questo sistema di protezione, a partire dalla scuola primaria in poi. Ma le mascherine, sia chirurgiche che le FFp2, sono realmente efficaci per i bambini e gli adolescenti? L’epidemiologa Sara Gandini esprime qualche perplessità.

Mascherine, protagoniste ovunque

Se si potessero riassumere con delle immagini questi due lunghissimi anni di pandemia, di certo non mancherebbero tra queste proprio le figurazioni delle mascherine: queste sono diventate infatti uno dei simboli più forti dell’emergenza sanitaria. Ormai fanno parte delle nostre giornate trascorse in socialità, del nostro outfit e di ogni momento in cui entriamo in relazione con soggetti al di fuori del nostro ambito familiare.

Anche a scuola le mascherine sono diventate l’imperativo dominante: a partire dalla scuola primaria, cioè dai 6 anni in poi, tutti gli studenti devono indossarle durante la loro permanenza negli spazi scolastici, ad eccezione di alunni con patologie certificate. Le disposizioni ministeriali hanno sempre previsto l’uso delle protezioni di tipo chirurgico, ma in base alle ultime misure, in casi di positività riscontrata, gli alunni della secondaria che restano in presenza devono indossare le FFp2.

Ma questi mezzi di protezione sono realmente efficaci per gli studenti? L’epidemiologa Sara Gandini ne mette in dubbio l’efficacia.

Le perplessità dell’epidemiologa Sara Gandini: ‘indeboliscono il sistema immunitario’

In un intervento al ‘Fatto quotidiano’, l’epidemiologa Sara Gandini, facendo riferimento agli studi Danmask e Bangladesh, sofferma la sua attenzione sull’uso delle mascherine a scuola. Gandini ricorda che il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie non ne raccomanda l’uso agli studenti, ma lo consiglia solo dove non si possa mantenere il distanziamento. La scienziata fa un’importante considerazione: “qualora le mascherine evitassero realmente il contatto con il virus, sorge un’altra perplessità: il sistema immunitario dei bambini di questa età è in formazione e ha bisogno di essere “allenato” per poterli fare diventare adulti più sani e meno suscettibili alle infezioni“. Gandini solleva quindi il problema dell’indebolimento del sistema immunitario dei giovanissimi che si provocherebbe con l’uso continuo di mezzi di protezione, non solo dal Covid, ma da tutti gli altri batteri.

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