Registro di classe a scuola
Registro di classe a scuola

Scuole chiuse in Sicilia, prosegue il caos nella regione a motivo della particolare situazione riguardante i contagi. Il Presidente della Regione, Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza all’interno della quale viene ribadito che i sindaci possono chiudere le scuole solamente nei territori dichiarati zona rossa o arancione o, comunque, dove siano state accertate circostanze di rischio estremamente elevato (previo parere obbligatorio dell’Asp. La situazione è particolarmente difficile se si tiene conto che ben 149 comuni della Sicilia sono in ‘zona arancione’. 

Scuole chiuse in Sicilia, i sindaci emettono nuove ordinanze per la DAD

Come detto poc’anzi sono 149 i comuni in Sicilia in zona arancione, ma vengono applicate regole diverse a seconda della data dell’ordinanza emanata dal presidente Nello Musumeci. 

I Comuni della Sicilia in zona arancione

Nella prima ordinanza emessa il 7 gennaio 2022, è stata istituita la zona arancione per i Comuni di Agira, Aidone, Assoro, Augusta, Avola, Barrafranca, Calascibetta, Caltanissetta, Canicattì, Canicattini Bagni, Capizzi, Carlentini, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Floridia, Francofonte, Gagliano Castelferrato, Gela, Lentini, Leonforte, Melilli, Nicosia, Nissoria, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Palma di Montechiaro, Piazza Armerina, Pietraperzia, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Regalbuto, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa. Dal 9 gennaio al 19 gennaio 2022 compreso, si applicano le disposizioni per la cosiddetta zona arancione previste dalla vigente normativa nazionale. 

Il presidente Nello Musumeci ha ribadito che, premesse le vigenti disposizioni nazionali per il contenimento del contagio, esclusivamente nei territori dichiarati zona rossa o arancione ed in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il Sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Dad secondo i protocolli in vigore per un periodo non superiore a dieci giorni. 

Nell’ordinanza firmata il 12 gennaio, sono stati aggiunti i territori comunali di Buccheri, Buscemi e Ferla, in zona arancione dal 14 gennaio al 26 gennaio 2022 compreso, oltre alla proroga per il comune di Ribera sino al 19 gennaio.

Nell’ordinanza del 13 gennaio, sono stati aggiunti i seguenti comuni: Agrigento, Messina, Trapani, Acquedolci, Alì Terme, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castroreale, Cesarò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Militello Rosmarino, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tortorici, Tusa, Venetico, Villafranca Tirrena, Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice, Vita, Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle e Misterbianco, in zona arancione dal 15 al 26 gennaio.

Nell’ultima ordinanza del 14 gennaio, si sono aggiunti i Comuni di Licata, Mazzarino, Niscemi, Mussomeli, Riesi, San Cataldo, Vallelunga Pratameno, Borgetto, San Cipirello, Trappeto, Stufi, Petralia Soprana, Altofonte e Villabate, in zona arancione dal 16 al 26 gennaio 2022.

La situazione delle scuole in Sicilia

I sindaci dei Comuni siciliani hanno tenuto una riunione in video conferenza dove si è ribadito che in zona gialla le scuole restano aperte. Scuole aperte a Catania, quindi, attualmente in zona gialla, dove il sindaco Salvo Pogliese ha sottolineato come i nostri giovani abbiano bisogno di socialità tanto quanto di attenzione e prevenzione in una fase così complicata. Si andrà a scuola anche nel Palermitano anche se i sindaci di Borgetto e Trappeto hanno disposto la chiusura delle scuole sino al 26.

Zona arancione, invece, per Agrigento, Trapani e Messina: nella città dello Stretto, però, il sindaco Cateno de Luca ha confermato la scuola in presenza da lunedì 17.

La situazione a Messina e provincia

La situazione attuale nella provincia di Messina vede il ritorno a scuola per martedì 18 gennaio degli studenti del comune di Patti, in seguito alla sospensiva accolta dal Tar. Si dovrebbe tornare a scuola da giovedì 20 gennaio a Sant’Agata di Militello e a Torrenova, mentre il rientro degli studenti, nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore, Merì, Castroreale, Rodì Milici, Capri Leone, Castell’Umberto e Librizzi, dovrebbe essere fissato per lunedì 24 gennaio. A Novara di Sicilia e a Furnari si dovrebbe tornare il 27 gennaio (al termine della zona arancione).

Il sindaco di Naso (Messina), Gaetano Nanì, ha disposto la chiusura delle scuole su tutto il territorio comunale a motivo dell’aumento esponenziale dei contagi: i casi positivi, infatti, sarebbero quasi il doppio di quelli conosciuti e tracciati dall’Asp di Messina. 

A questo proposito, l’Ufficio Stampa del sindaco del Comune di Naso ci ha inoltrato il seguente comunicato: ‘“Le scuole nel comune di Naso continueranno a restare chiuse, chiediamo un ennesimo sacrificio a alunni, famiglie e insegnanti, ma i dati della pandemia sono preoccupanti: c’è il rischio concreto di focolai”. Il sindaco Gaetano Nanì chiarisce così il suo ultimo provvedimento che, in qualità di “ufficiale sanitario”, è stato costretto a firmare, poiché nella cittadina di 3.500 abitanti, posizionata sulla dorsale nebroidea della provincia di Messina, grazie al certosino lavoro della Polizia Municipale che ha attuato una ricerca “in house” dei contatti da COVID-19, è emerso che il tracciamento dei positivi, fornito dall’A.S.P., è completamente errato.

“I dati riferiti ai cittadini Covid-positivi di Naso, non rispecchiano la realtà. Dai numeri in mio possesso, non sono inserite 30 persone su un totale di 40. La differenza sfiora quindi, il 75%”. Il comune potrebbe essere ben oltre la “zona arancione”, predisposta tramite l’ultima ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in vigore da sabato 15 e fino al 26 gennaio.

“Dobbiamo proteggere la popolazione scolastica, a partire dai piccini, i più vulnerabili. I nostri istituti sono di recente costruzione e hanno spazi molto ampi, ma il virus nella città di Naso sta viaggiando a velocità impressionante quindi, dobbiamo essere cauti. La chiusura delle scuole anche per la prossima settimana – spiega Nanì – è un provvedimento temporaneo a tutela di tutta la popolazione, poiché sono certo che entro fine mese potremo riaprire i nostri plessi”. Nel territorio di Naso oltre alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado sono presenti l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali ed il Liceo Musicale e Coreutico. 

Agrigento

Il presidente del Tar della Sicilia ha accolto l’istanza cautelare presentata contro l’ordinanza (N. 9) del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, che aveva disposto una nuova sospensione delle attività didattiche in presenza dal 15 al 24 gennaio.

Il Tribunale, in buona sostanza, ha confermato il provvedimento di sospensione già adottato il 13 gennaio scorso nei confronti di analogo provvedimento sottolineando ‘come non sembri esserci spazio per i comuni di disciplinare l’attività scolastica in stato di emergenza sanitaria diversamente rispetto a quanto attualmente stabilito dalla legge statale, alla cui competenza appartiene la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 trattandosi di ‘profilassi internazionale’.

Pertanto, la pronuncia del Tar implica la sospensione immediata dell’ordinanza e il rientro in presenza nelle scuole. Il 10 febbraio prossimo è stata fissata l’udienza per la trattazione collegiale. Ricordiamo che il Comune di Agrigento si trova attualmente in zona arancione.

Trapani

A Trapani, invece, il sindaco Giacomo Tranchida ha chiuso le scuole fino al 26 gennaio. ‘Sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza nelle Scuole di ogni ordine e grado insistenti nel Comune di Trapani, siano esse pubbliche, private e paritarie. Durante il superiore periodo di tempo le autorità scolastiche, potranno operare in Dad o, in piena autonomia, assumere ogni misura utile a garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali utilizzando ogni altra modalità ritenute maggiormente confacente e, ivi compresa quella in presenza’.

Il sindaco del comune di Petrosino, Gaspare Giacalone, ha firmato un’ordinanza con la quale viene disposta, per 10 giorni, la sospensione delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole di Petrosino (dal 17 al 26 gennaio). Scuole chiuse (comprese quelle d’infanzia) anche ad Erice: il sindaco ha emesso l’ordinanza sabato pomeriggio.


L’Asp di Trapani, si è espressa a favore dell’adozione della DAD per le scuole del territorio di Salemi: il sindaco, Domenico Veneti, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, servizi per l’infanzia compresi, dal 17 al 22 gennaio.

Da oggi, 17 gennaio, si torna a scuola in presenza a Siracusa. Il ministero dell’Istruzione ha impugnato l’ordinanza del Comune siracusano, “ritenendo non sufficienti il parere tecnico sulla situazione dei contagi in città fornito dall’Asp e l’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana che consentivano ai Sindaci di sospendere le attività didattiche in presenza nelle zone arancioni“. Anche a Siracusa, come a Messina e a Palermo, si tornerà in classe in seguito alle disposizioni del Tar.