Docente con la mascherina
Docente con la mascherina

La scuola continua ad attraversare un momento particolare, è vero, a motivo dell’emergenza sanitaria in atto da ormai due anni a questa parte. Tuttavia, non bisogna dimenticare gli ‘altri’ problemi, quelli di cui si parla ‘di meno’, quelli messi per così dire in secondo piano, quelli ‘cronici’ come, per fare un esempio, il precariato. In queste ultime ore, è diventato virale sui social un post in cui un professore lancia un’accusa ai ‘colleghi’, colpevoli di non ‘parlare’ durante i collegi docenti e di pensare unicamente al proprio ‘orticello’.

Scuola, il post divenuto virale: ‘Non cambierà nulla fin quanto nei collegi docenti il 90 per cento sta zitto’

‘La Scuola non potrà cambiare quando nei collegi docenti il 90% sta zitto – si legge nel post che ormai sta diventando virale sui gruppi social – Come si può insegnare ai nostri alunni il senso del confronto, della democrazia, del senso civico, del bene comune quando ognuno pensa solo al proprio orticello. 

Chi è precario non parla, chi è in anno di prova non parla, chi è prossimo alla pensione non parla, i tanti che non leggono la normativa non parlano, restano quei pochi che ancora credono alla democrazia, che leggono le norme, che sono informati ma restano isolati‘. 

L’accusa è chiara, quella di non parlare: l’accusa è per tutti, per il precario, per il docente neoassunto che sta svolgendo l’anno di prova, per chi è vicino alla pensione e per chi non legge le normative.

Il monito lanciato ai ‘colleghi’ è chiaro. Se le cose vanno avanti così, non potranno cambiare. Un’accusa lanciata ai colleghi che vogliono fare in fretta, sbrigarsi senza perdersi in chiacchiere inutili, con un atteggiamento ‘pro forma’ perché ognuno vuole restare nel proprio ‘orticello’.

‘Le cose non possono cambiare così! I nostri collegi sono diventati pro forma, spesso con votazioni fasulle…dai presto che è tardi…ma quanto parla questo…dai sbrighiamoci con queste chiacchiere inutili… Siamo il frutto della realtà, siamo stanchi di lottare perché tanto ognuno resta nel proprio orticello. Non vi lamentate se la Scuola è in mano ad altri che fanno il bello e il cattivo tempo!!’