Ancora una volta ci ritroviamo a parlare del precariato della scuola, vera e propria piaga del sistema scolastico italiano: tantissimi tra docenti e personale ATA affollano le relative graduatorie anche per anni, vivendo sempre nell’incertezza. Una novità coinvolge i docenti precari: dal 2016 in poi possono contare sul riconoscimento fino a 12 mensilità a titolo risarcitorio. Di seguito il punto sulla questione.
Precari, piaga della scuola italiana
Il precariato rappresenta una falla del sistema scolastico italiano: seguendo un vero e proprio malcostume che ormai si perpetua da anni, si continua ad abusare della stipula di contratti a tempo determinato. E così sia docenti che personale ATA precari si ritrovano per lungo tempo ad affollare le graduatorie di I, II e III fascia, sperando che si sblocchi qualcosa nel sistema di reclutamento. Secondo le ultime stime effettuate dal sindacato ANIEF, sarebbero più di un milione e mezzo i docenti precari delle graduatorie, di cui più di 150 mila sono al momento i supplenti che permettono il funzionamento dell’anno scolastico corrente.
Più volte lo stesso Ministro Bianchi ha affrontato il tema del precariato, assicurando che il suo ministero sta lavorando anche per risolvere questo problema: in diverse occasioni il Ministro ha parlato di concorsi da effettuare con cadenza annuale. Varie forze politiche, come la Lega, e sindacati, come l’ANIEF, spingono anche verso l’attivazione del doppio canale di reclutamento: la procedura concorsuale da una parte e l’immissione per titoli e servizi dall’altra.
Recentemente anche il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa si è espresso in merito, stabilendo che l’Italia deve assorbire i lavoratori precari con contratti a tempo determinato ripetuti fino al termine delle attività didattiche.
Oltre all’incertezza professionale ed economica, i supplenti devono purtroppo spesso fare i conti con ripetuti ritardi nelle retribuzioni degli stipendi: solo da qualche giorno, finalmente, si è in parte sbloccata la macchina dei pagamenti, per cui alcuni docenti ed Ata hanno potuto ricevere le somme spettanti in arretrato anche di qualche mese.
Riconoscimento fino a 12 mensilità
Tuttavia, come scrive Anief, i docenti precari dal 2016 possono contare sul riconoscimento fino a 12 mensilità a titolo risarcitorio. In alcuni casi, i giudici riconoscono risarcimenti che arrivano anche ai 20 mila euro a lavoratore.
Marcello Pacifico afferma: “Come Anief ci stiamo battendo per fare riconoscere questa indennità di incarico direttamente nel Contratto collettivo nazionale di lavoro. Nel frattempo, in attesa di conoscere gli effetti del monito giunto dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, chi vuole può continuare a fare ricorso in tribunale per assicurarsi il risarcimento forfettario previsto per legge con recupero fino a 12 stipendi”.
La speranza, comunque, è che presto si trovi soluzione a questo annoso problema.