Aggiornamento GPS e GI al 2023: il Ministero non ha alternative?

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L’ipotesi di slittare l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e delle Graduatorie di Istituto al 2023/24 potrebbe essere una realtà. Le anticipazioni della FLC CGIL si sono concretizzate ieri, durante l’incontro tra Ministero e sindacati, dove è stata presentata la bozza del nuovo regolamento per le supplenze. Questo andrebbe a sostituire l’Ordinanza Ministeriale n. 60/2020, con nuove regole.

Il nuovo regolamento per le supplenze da GPS e GI

Secondo la bozza di regolamento presentata dal Ministero ai sindacati, il rinvio dell’aggiornamento delle GPS e delle GI è necessario per avere il tempo di introdurre le nuove regole.

Cosa comporterebbe per gli iscritti in graduatoria questa decisione, lo abbiamo già illustrato. A pagarne maggiormente il prezzo sarebbero coloro che in questi due anni si son dati da fare per aumentare il loro punteggio, nella speranza di poter scalare la graduatoria e avere maggiori possibilità di lavoro.

L’idea del Ministero piace poco a tanti. Alcuni sindacati e i docenti sono uniti nel dire che non è necessario slittare di un anno, se ci si organizza bene. Oltretutto, il progetto iniziale era di allineare l’aggiornamento delle GPS a quello delle GaE. Adesso, non è più importante farlo?

Il coro dei no allo slittamento e le possibili alternative

La notizia dell’intenzione ministeriale di posticipare l’aggiornamento delle GPS e delle GI al prossimo anno, quando è arrivata sui social ha suscitato diverse proteste. Tanti i commenti che criticano l’idea. E al coro dei docenti, i diretti interessati, si uniscono anche alcuni sindacati che propongono le loro soluzioni.

La UIL scuola ha commentato: “Basta assumere supplenti senza titolo. Si proceda con l’aggiornamento. Procedura online da definire in più fasi”. L’idea è che potrebbe anche essere effettuata con graduatorie aggiuntive, con le vecchie norme in attesa dell’approvazione del regolamento da attuare nell’anno scolastico successivo.

La FLC CGIL aveva già illustrato la sua idea per poter evitare lo slittamento, quando aveva anticipato le intenzioni del Ministero. Aveva accennato a un potenziamento del software usato nel 2020, una visualizzazione immediata del punteggio prodotto dall’istanza, la possibilità immediata di correzione in autotutela, tempi distesi per produrre le domande e termini fissati entro giugno 2022, in modo da non sovraccaricare gli uffici ad agosto’.

La prossima partita si gioca giovedì 27 gennaio. Vi terremo aggiornati.

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