Gestione casi Covid a scuola, la prima sostanziale modifica che verrà apportata alla normativa riguardante la quarantena a scuola sarà quella della distinzione, anche alla scuola primaria, tra alunni vaccinati e non, ai fini della didattica a distanza. In buona sostanza, l’intenzione è quella di estendere le regole applicate per i ragazzi più grandi ai bambini che frequentano le elementari. Vediamo in dettaglio cosa potrebbe cambiare nelle prossime ore, secondo la questione attualmente sul tavolo del confronto governo-Regioni.
Gestione casi Covid a scuola, anche nella scuola primaria alunni vaccinati in classe
Uno dei cambiamenti ai quali i Ministeri della Salute e dell’Istruzione stanno lavorando è quello riguardante le scuole elementari: come anticipato poc’anzi, qualora vi siano due casi positivi in una classe, i bambini vaccinati potranno continuare la propria attività didattica in presenza, mentre i compagni non vaccinati andranno in DAD.
La novità dovrebbe essere la prima ad entrare in vigore, anche in considerazione del fatto che il numero di bambini vaccinati, nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, sta aumentando: il 28,5 per cento degli alunni, infatti, ha ricevuto la prima dose di vaccino.
Le altre richieste anti DAD
Le Regioni, comunque, hanno presentato altre richieste al governo, come quella del possibile rientro in classe, terminato il periodo trascorso a casa, senza tampone negativo. Inoltre, come riporta il quotidiano ‘Repubblica’, l’associazione di famiglie ‘Priorità alla scuola’ ha chiesto all’esecutivo una sostanziale riduzione della durata della quarantena, ai fini di accorciare la tempistica relativa alla DAD.
In più, è stato chiesto di aumentare il numero dei casi che fanno scattare la didattica a distanza per una classe. Secondo le norme attualmente vigenti, basta un caso nella scuola dell’infanzia, due nella primaria e tre nelle medie e nelle superiori.
Non solo scuola, le altre questioni in fase di discussione
È prevista, a breve, una nuova riunione tra i tecnici del ministero della Salute e i rappresentanti delle Regioni. Non si discuterà solamente sulla scuola, in quanto l’intenzione avanzata dai governatori è quella di voler modificare anche la definizione di ‘caso’, ovvero non contare più i positivi asintomatici: un’ipotesi che, però, difficilmente verrà accettata.
I presidenti, inoltre, chiederanno al governo di eliminare il sistema dei colori, in quanto la distinzione tra bianca, gialla e arancione, ormai, è da ritenersi minima, da quando è stato introdotto il green pass rafforzato. Le differenze, in merito alle regole da osservare, sono poche ed ecco perché il governo potrebbe decidere di lasciare solamente la zona rossa.
Nuove regole in arrivo anche per quanto concerne il green pass ottenuto con la terza vaccinazione. La validità verrà prolungata oltre i sei mesi, ma ancora non si sa per quanto tempo.