Novità in arrivo per le supplenze con il nuovo regolamento riguardante le GPS. Nel corso dell’incontro tenutosi ieri tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, l’Amministrazione centrale ha illustrato la bozza del nuovo regolamento: l’argomento sarà oggetto di discussione nei prossimi giorni, il prossimo confronto è previsto per giovedì 27 gennaio. Il quotidiano ‘Italia Oggi’ ha fornito, a questo proposito, alcune anticipazioni in merito ai contenuti della bozza del nuovo regolamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Nuovo regolamento GPS, ecco cosa potrebbe cambiare secondo la bozza illustrata dal Ministero dell’Istruzione
Una novità, secondo quanto riporta ‘Italia Oggi’, è quella rappresentata dal fatto che gli aspiranti docenti che hanno ottenuto la validazione dei titoli non dovranno più dichiararli nuovamente: dovranno indicare solamente i titoli conseguiti dopo la validazione. La stessa regola varrà anche per quei docenti che sono iscritti in graduatoria ma che non hanno potuto ottenere la validazione dei titoli in quanto, dopo l’istituzione delle GPS, non hanno ricevuto alcun incarico di supplenza.
Nel caso in cui il docente dovesse ottenere una supplenza, il dirigente scolastico provvederà al riesame della posizione dell’insegnante ai fini della certificazione del punteggio.
GPS, confermate le due fasce secondo la bozza del nuovo regolamento
La bozza del nuovo regolamento ha confermato le due fasce, con la prima fascia che includerà i docenti in possesso dell’abilitazione e la seconda che comprenderà i docenti che possiedono il solo titolo di accesso. Lo scorrimento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze avverrà sempre dopo quello delle GaE: entrambe le fasce saranno utilizzate sia per la fase provinciale di attribuzione delle supplenze, sia per gli incarichi assegnati dai dirigenti scolastici. Durante quest’ultima fase, i dirigenti scolastici si avvarranno anche delle Graduatorie di Istituto: l’inserimento in questi elenchi sarà consentito solo per un massimo di 20 scuole, l’aspirante docente sarà chiamato ad indicarle in fase di presentazione della domanda.
Aggiornamento GPS, si rafforza l’ipotesi di un rinvio all’anno scolastico 2023/24
Come anticipato nella serata di ieri, l’intenzione del Ministero dell’Istruzione, però, sarebbe quella di far slittare al prossimo anno scolastico 2023/24 l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze anche e soprattutto a motivo del nuovo regolamento che andrà a sostituire le disposizioni riportate dall’Ordinanza Ministeriale N. 60 del 10 luglio 2020. Giova, comunque, ricordare che l’OM 60 indicava chiaramente la validità biennale delle GPS (per l’a.s. 2020/21 e 2021/22): l’obiettivo fissato era quello di un allineamento, in questo 2022, con le Graduatorie ad Esaurimento.
I sindacati, naturalmente, non sono assolutamente d’accordo con la proposta di rinvio avanzata dal Ministero dell’Istruzione che avrebbe motivato tale decisione anche in relazione alle difficoltà connesse al controllo e alla validazione delle domande inviate. Tali difficoltà sono strettamente legate alla carenza negli organici degli Uffici Scolastici. Le organizzazioni sindacali, comunque, ritengono che si tratta di problemi tecnici ampiamente superabili e che non giustificherebbero lo slittamento di un anno.
Resta aperta un’altra questione, quella relativa alla correzione degli errori di compilazione presenti nelle domande. Come riporta ‘Italia Oggi’, l’Amministrazione, anche in questo caso, ha omesso di recepire la gran quantità di giurisprudenza che ha finito per consentire, anche dopo la costituzione delle GPS, la correzione degli errori materiali e delle omissioni in fase di compilazione della domanda.
Tutti aspetti che dovranno essere discussi nei prossimi giorni e che non mancheranno di dar luogo a critiche e a vibranti polemiche da parte dei sindacati. Secondo Uil Scuola, si deve assolutamente procedere con l’aggiornamento, attraverso una procedura online da definire in più fasi. Viene proposto un aggiornamento che potrebbe essere anche effettuato con graduatorie aggiuntive, in attesa che possa essere approvato il nuovo regolamento che entrerebbe poi in vigore nell’anno scolastico successivo.