Mobilità, è quasi accordo: probabile firma giovedì 27 gennaio

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Ieri, 25 gennaio, si è svolto l’incontro tra Ministero dell’Istruzione e sindacati in merito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per il prossimo triennio 2022-2025: oggetto della riunione svoltasi per via telematica è stata la mobilità del personale. Si è giunti quasi ad un accordo che potrebbe concludersi con la firma il prossimo giovedì 27 gennaio: facciamo il punto della situazione riportando quanto affermato dai sindacati partecipanti.

Ad un passo dalla firma del contratto sulla mobilità del personale scolastico

Nel pomeriggio di ieri, 25 gennaio, si è svolto un altro incontro tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per il rinnovo del CCNI, già scaduto: argomento principale, la definizione delle modalità con cui avverrà la mobilità del personale scolastico, sia docente che ATA, per il prossimo triennio 2022-25. A differenza delle riunioni precedenti, questa volta sembrerebbe che la trattativa si sia sbloccata, giungendo ad un punto di incontro tra le proposte del Ministero e le istanze dei sindacati: in base a quanto dichiarato dalle associazioni sindacali stesse, già domani, 27 gennaio, si potrebbe arrivare alla firma del contratto. Da lì a breve quindi prenderebbero il via le procedure per la mobilità del prossimo anno scolastico 2022-23.

Il braccio di ferro tra Viale Trastevere e sindacati si è giocato sull’abrogazione o meno dei vincoli, ridotti a tre anni dal Decreto Sostegni Bis: come già accennato, si sarebbe trovato un punto di incontro che potrebbe soddisfare le esigenze di tutte le parti. L’idea è quella di eliminare il vincolo triennale per i docenti neo immessi per introdurlo dopo l’anno di prova, nel momento in cui ottengono la sede di titolarità: così facendo entrerebbero in ruolo su una sede provvisoria, ripristinando quindi la modalità in vigore prima della riforma della Buona Scuola del governo Renzi.

Ancora si devono definire alcuni aspetti, soprattutto in merito alla mobilità dei DSGA, e per questo i sindacati hanno chiesto un po’ più di tempo per arrivare a giovedì 27 con proposte migliorative: occorre quindi attendere l’esito del prossimo incontro per la firma del contratto.

I comunicati dei sindacati partecipanti

In una nota unitaria i sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli Insegnanti hanno commentato l’incontro di ieri: “Con il tavolo di oggi si è riaperta la trattativa tra le parti e il nuovo testo consegnato accoglie parte delle richieste sindacali, in particolare per quanto riguarda la rimozione del vincolo per i docenti neo immessi in ruolo a partire dall’1 settembre 2020. Per questo si è chiesto un po’ di tempo per analizzare il testo e valutare la possibilità di apportare ulteriori modifiche migliorative. Si prende atto infatti, dello sforzo dell’Amministrazione, ma ora occorre verificare se esistono le condizioni per un intervento ulteriore per i DSGA per i quali, al momento, permane in un’incomprensibile rigidità, e per il personale ATA ″.

Arriva anche il commento compiaciuto da parte della Cisl Scuola. In un comunicato, infatti, si legge: “Finalmente ottiene il via libera la proposta da tempo avanzata dalla CISL Scuola al tavolo negoziale per il contratto sulla mobilità. Una soluzione che consente, anche senza modifiche legislative, la presentazione delle domande di trasferimento a tutto il personale neo assunto. Il vincolo di permanenza triennale sulla sede di titolarità diventerà in sostanza operante a partire dal momento in cui questa viene acquisita, attraverso le regole definite nel contratto integrativo”.

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