GPS
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In questi giorni i precari della scuola sono particolarmente in subbuglio per l’ipotesi del mancato aggiornamento delle Graduatorie Scolastiche Provinciali: in base alla bozza presentata dal Ministero dell’Istruzione ai sindacati lo scorso lunedì 24 gennaio, l’intenzione sarebbe quella di posticipare di un anno il rinnovo GPS e delle rispettive Graduatorie di Istituto. L’idea sta suscitando il malumore dei diretti interessati e dei sindacati: al coro del dissenso si unisce anche l’ANIEF.

Polemiche contro la proposta del rinvio del rinnovo GPS

Il 24 gennaio scorso il Ministero dell’Istruzione ha presentato ai sindacati il testo della bozza per regolamentare l’attribuzione delle supplenze e il rinnovo GPS e relative graduatorie d’istituto: dal documento emerge l’intenzione di rinviare l’aggiornamento degli elenchi graduati al prossimo anno 2023/24, mantenendo per il prossimo anno scolastico quelle attualmente in vigore. La motivazione esposta è legata all’emergenza sanitaria.

L’ipotesi sta suscitando tantissime polemiche, soprattutto da parte dei docenti precari che riceverebbero un colpo basso se questa bozza si confermasse: in molti, infatti, non potrebbero aggiungere il punteggio dei titoli acquisiti negli ultimi due anni, vanificando sacrifici economici e personali, e sarebbero bloccati nella provincia scelta nel 2020. Inoltre, molti neo laureati non potrebbero inserirsi nelle GPS, ma resterebbero legati alla speranza della chiamata da MAD.

Il malcontento dei docenti sta sfociando in una petizione on line indirizzata al Ministero, in cui si sottolinea che i precari aspettano da due anni l’aggiornamento delle GPS, che in base alla normativa vigente avviene appunto con cadenza biennale e non ogni tre anni.

Il sindacato ANIEf esprime parere contrario al rinvio dell’aggiornamento

In questi giorni stiamo riportando il disaccordo di alcune parti politiche e sindacali: anche il sindacato ANIEF si unisce al coro del dissenso. Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato, così si esprime in un comunicato: “Invece di sburocratizzare e aprire al doppio canale di reclutamento, come stanno chiedendo pure i partiti di maggioranza come il PD, si abbandonano letteralmente centinaia di migliaia di supplenti al loro destino, gettando in questo modo nuove basi per rafforzare la supplentite anziché debellarla”.

E continua sottolineando anche un altro aspetto: “Siamo fortemente contrari al rinvio della riapertura delle GPS: c’è pure in ballo un principio di affidamento che non può essere leso. In pratica, le scuole possono essere aperte in barba alle più elementari regole sulla sicurezza, con tantissimi casi di contagi nelle classi, mentre si spostano in avanti con una leggerezza immotivata l’aggiornamento per le Gps, lo svolgimento dei concorsi a cattedre e abilitanti in barba a quello che dice UE e pure il voto per il rinnovo delle RSU di istituto. Tutto questo è irragionevole e noi non ci stiamo: ci opporremo in tutte le sedi possibili”, conclude il presidente Anief.