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L’obbligo vaccinale per docenti e ATA prevede che il personale venga sospeso dal lavoro e dallo stipendio, se non aderisce alla campagna vaccinale. Al momento, tale sospensione dura fino al 15 giugno 2022, a meno che il docente non si sottoponga al vaccino. Ma che dire di coloro che hanno già completato il ciclo primario? Sono obbligati anche a fare la terza dose?

Obbligo vaccinale: include il ciclo primario e la terza dose

L’obbligo per il personale scolastico di sottoporsi al vaccino, include anche la terza dose. A chiarirlo è l’articolo 3 ter del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, che prevede:

Dal 15 dicembre 2021, l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 di cui all’articolo 3-ter, da adempiersi, per la somministrazione della dose di richiamo, entro i termini di validità delle certificazioni verdi COVID-19 previsti dall’articolo 9, comma 3, del decreto-legge n. 52 del 2021, si applica anche alle seguenti categorie…”.

Premesso che la terza dose non può essere somministrata prima che siano trascorsi quattro mesi dalla seconda inoculazione, ma che va fatta prima della scadenza del Green pass (dal 1° febbraio sarà di 6 mesi), ognuno può calcolare la tempistica entro cui dove sottoporsi alla terza dose di richiamo del vaccino.

Cosa succede a docenti e ATA che non fanno la terza dose?

I docenti e gli ATA che non fanno la terza dose di vaccino, anche se hanno completato il ciclo vaccinale primario, vengono sospesi come chi non si è mai vaccinato. La sospensione scatta al momento in cui il Dirigente Scolastico effettua la verifica.

Va precisato che il personale over 50, è anche soggetto all’obbligo di vaccinazione legato all’età. Ciò significa che per loro, oltre alla sospensione dal lavoro e dallo stipendio, è prevista la sanzione amministrativa, comminata dall’Agenzia delle Entrate.

Un’altra conseguenza, anche se ovvia, è che chi non si sottopone alla terza dose vedrà scadere il Green Pass senza possibilità di rinnovarlo. Di fatto, chi ha fatto solo il ciclo primario di vaccinazione, è equiparato a chi non lo ha fatto.