A distanza di due settimane dalla ripresa delle lezioni, dopo la pausa natalizia, cresce il numero degli alunni in DAD e DID: numeri che non sempre coincidono con quanto reso noto dal Ministero dell’Istruzione. In parallelo crescono anche le difficoltà per le scuole, che si ritrovano spesso a sostituirsi o completare il lavoro che, in realtà, è di competenza delle Aziende sanitarie locali. L’ANP ha svolto un sondaggio per constatare quale sia la quantità reale degli studenti in didattica a distanza.
L’ANP ha lanciato un sondaggio sui numeri degli alunni in DAD e DID
A due settimane dal rientro tra i banchi post vacanze di Natale, i problemi che giornalmente affrontano le scuole sono sempre gli stessi: mascherine, aule ulteriormente ghiacciate per finestre lasciate aperte, gestione dei casi di alunni positivi, rincorse telefoniche ai medici delle Aziende sanitarie, comunicazioni anche notturne con le famiglie, controllo di green pass agli studenti, personale da sostituire. E l’elenco purtroppo potrebbe continuare. Tutto ciò in attesa che il governo indichi le nuove possibili misure di semplificazione, di cui, anche se già il dibattito si è acceso da diversi giorni, non si ha ancora concretezza.
L’ANP, Associazione Nazionale Presidi, ha deciso di condurre un sondaggio tra i suoi iscritti per rendere una fotografia della situazione reale in cui al momento versa la scuola: il presidente nazionale Antonello Giannelli in un comunicato spiega, infatti, che l’intenzione è quella di fare trasparenza sui dati della DAD e DID .
Risultati del sondaggio ANP
Giannelli precisa che il sondaggio costituisce una fotografia istantanea, da cui si evince il numero degli studenti in DAD e DID lo scorso 21 gennaio: in molti tra gli iscritti all’ANP avrebbero richiesto di predisporre un quadro della situazione che potesse raffigurare al governo e all’opinione pubblica la condizione nella quale si trova la scuola in questo momento.
Il presidente riporta i dati del sondaggio: ““Malgrado i mille impegni hanno partecipato circa 1.300 dirigenti, che ringrazio moltissimo, su tutto il territorio nazionale. Rispondendo alle nostre domande ci hanno restituito l’istantanea del numero di classi che lo scorso venerdì erano in DAD e DDI. Parliamo di circa il 32% di classi in DAD alla scuola dell’infanzia e del 23% alla scuola primaria. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado, con una popolazione in larga parte vaccinata, la percentuale di DAD scende al 9% cui si contrappone un 29% di classi in DDI (modalità che non è presente nell’infanzia e nella primaria) per un totale di 38% di classi in qualche modo assenti. Per quanto riguarda il personale docente e ATA la media nazionale degli assenti si attesta intorno al 7%”.
Il presidente Giannelli precisa che si tratta di dati sottoposti ad evoluzione continua ma che è importante mettere alla conoscenza di tutti: da tanti giorni l’ANP denuncia la situazione di caos in cui si ritrovano ogni giorno personale scolastico, alunni e famiglie, sottolineando l’urgenza di semplificare le attuali norme che regolamentano la gestione dei casi positivi a scuola.