Rinnovo contratto scuola e aumenti stipendi per il personale scolastico, il Ministero dell’Istruzione ha convocato i sindacati per martedì prossimo, 1° febbraio 2022, in merito all’Atto di indirizzo, considerata l’operazione di partenza per il rinnovo del contratto scuola.
Rinnovo contratto scuola, il Ministero dell’Istruzione convoca i sindacati per martedì 1° febbraio
Nella Nota N. 4286 pubblicata dal Ministero dell’Istruzione si invitano i segretari di Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief a partecipare ad un incontro incentrato sull’informativa dell’Atto di Indirizzo Comparto Istruzione e Ricerca. L’incontro, che si terrà in via telematica, è previsto per martedì prossimo alle ore 10 e sarà presieduto dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato in un’intervista come sia necessario modificare alcuni punti fondamentali riguardanti la parte economica e giuridica del contratto, ‘a partire da un riconoscimento delle indennità specifiche per il personale: di sede, di servizio per chi è precario, di rischio biologico, rischio burnout’.
Un altro aspetto è quello riguardante la parità di trattamento tra il personale di ruolo e quello precario. In fase di rinnovo contrattuale dovranno essere rivisti i profili del personale Ata, dal collaboratore scolastico al DSGA. Anief vorrebbe, inoltre, cancellare il vincolo della temporizzazione oltre alla completa revisione delle regole riguardanti la ricostruzione di carriera al fine di poter garantire, per intero, il servizio pre ruolo, con il ripristino del primo gradino stipendiale‘.
Il tema, senza dubbio, più caldo sarà quello riguardanti gli aumenti di stipendio per il personale scolastico che dovrebbero essere in una percentuale intorno al 4 per cento: gli aumenti dovrebbero aumentare, in media, a più di 100 euro lordi in busta paga ‘con 1200 euro di arretrati del 2021 – precisa Anief – e circa 700 euro di arretrati complessivi per il 2019 e 2020′.
Il segretario generale di Snals Confsal, Elvira Serafini, sottolinea come debbano essere poste al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, delle domande di carattere retributivo e normativo. Secondo Snals, gli aumenti retributivi sono da ritenersi decisamente insufficienti, se si tiene conto dell’aumento dell’inflazione e dei rincari connessi ai costi dell’energia.
La segretaria generale di Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ritiene che le risorse a disposizione non sono da considerare sufficienti a raggiungere pienamente l’obiettivo di una perequazione fra il trattamento economico del personale scolastico e quello mediamente riconosciuto, per tutti i profili, in altri settori della Pubblica Amministrazione’.