Denaro
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Buone notizie all’orizzonte sul fonte delle pensioni: a partire dal 2023 sono in arrivo dei nuovi aumenti. Vediamo quindi subito a chi spetterebbero, a quanto ammonterebbe l’incremento e da che cosa dipenderebbe il fenomeno. Le ultime novità: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Pensioni: aumenti in arrivo dal 2023

Buone notizie all’orizzonte sul fronte pensioni. Stando alle ultime notizie sarebbero, di fatto, in arrivo degli ulteriori aumenti degli importi pensionistici a partire dal prossimo anno. Non a caso il 2023 sarà per tutti un anno di conguagli.

A tal proposito, secondo la prima rivalutazione provvisoria dell‘Inps, a gennaio 2022 la percentuale corrispondeva all’1,7%, ma con la conferma dell’inflazione all’1,9% l’Ente ha comunicato che a breve arriveranno dei nuovi conguagli.

Ciò significa, quindi, che sino alla fine del 2022 i pensionati riceveranno un importo inferiore rispetto a quello dovuto, in attesa che l’adeguamento venga fatto a partire dal prossimo 1° di gennaio. 

Qual è la spiegazione del fenomeno?

Gli esperti assicurano che, alla base del mutamento, non ci sarebbe di fatto alcun errore, ma si tratterebbe soltanto dell’effetto di un adeguamento contabile che ogni anno avviene in due fasi diverse.

La prima sarebbe quella relativa alla previsione di variazione dei prezzi al consumo da parte del Mef a novembre. La seconda, invece, avverrebbe quando l’Istat conferma e certifica ufficialmente i dati sull’inflazione.

Tuttavia, per procedere all’adeguamento vero e proprio bisognerà attendere innanzitutto l’arrivo di nuovi stanziamenti di fondi e, quindi, la legge di bilancio 2022.

Per questo motivo, il 1° gennaio 2023 i pensionati riceveranno lo 0,2% in più sugli importi. Vale a dire la differenza fra quanto previsto in prima battuta dal Mef e quanto certificato in secondo luogo dall’Istat.