Test d’ingresso di Medicina e Chirurgia 2021: il TAR del Lazio dichiara illegittime le modalità di svolgimento della prova di accesso alla facoltà per l’anno accademico 2021-2022 ed ordina all’Amministrazione di ripetere il test in favore di una ricorrente. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Test di Medicina 2021/22: il caso del TAR del Lazio
Stando a quanto stabilito dall’Ordinanza del 28 gennaio 2022 in riferimento al caso di una ricorrente, il TAR del Lazio ha dichiarato illegittime le modalità di svolgimento della prova di accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2021-22.
Pertanto, ha ordinato all’Amministrazione di provvedere alla ripetizione del test a favore della suddetta candidata. La quale, nel corso della procedura di selezione, ha richiesto la sostituzione del proprio materiale a causa di un segno di penna apposto al di fuori del riquadro delle risposte.
La Commissione in sede di esame ha di fatto eseguito la sostituzione, ma in maniera errata. Vale a dire cambiando soltanto il modulo risposte e non l’intero plico, come previsto dalla normativa.
Dopodiché, la stessa Commissione avrebbe inoltre riconosciuto l’errore e richiesto alla candidata di compilare un nuovo plico a venti minuti dal termine della prova.
Il provvedimento
Alla luce delle anomalie segnalate, la candidata si è rivolta agli avvocati Domenico Naso e Valerio Lancia, i quali hanno presentato regolare ricorso al TAR del Lazio che ha subito accolto l’istanza in via cautelare.
“Il ricorso proposto risulta prima facie assistito da sufficiente fumus boni iuris. In quanto la sostituzione effettuata, laddove in prima battuta realizzata tramite la sostituzione del solo modulo risposte, appare sotto tale profilo non conforme alla previsione contenuta nel D.M. n. 730/2021, allegato 1, paragrafo 7”.
Pertanto, siccome la Commissione avrebbe dovuto procedere fin da subito alla sostituzione dell’interno plico, il Giudice amministrativo ha ordinato al Ministero dell’Università e della Ricerca e all’Università di riferimento di procedere alla ripetizione della prova a favore della ricorrente.