Pittoni (Lega): ‘700mila supplenti attendono l’aggiornamento delle Gps’

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Torniamo a parlare di Gps. Verranno aggiornate quest’anno?

Questo quesito attanaglia i molti precari che vorrebbero aggiornare il punteggio maturato nell’ultimo biennio o che vorrebbero cambiare provincia.

Al momento non si hanno conferme né smentite al riguardo da parte del Ministero dell’Istruzione.

Riportiamo di seguito il comunicato rilasciato nelle scorse ore dal Senatore Mario Pittoni (Lega) , favorevole all’aggiornamento delle suddette graduatorie prima che inizi il nuovo anno scolastico.

“L’aggiornamento delle Gps non è rinviabile”

Gli insegnanti precari di ogni ordine e grado attendono risposte dal Ministero dell’Istruzione, nella speranza che le Gps possano essere aggiornate quest’anno.

“Chiusa la partita del Quirinale, la scuola deve affrontare una serie di questioni urgenti.

Non è rinviabile in particolare l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Un diritto assoluto di qualcosa come 700 mila docenti, che attendono risposte dal tavolo ministeriale attivato l’altra settimana con i sindacati”.

Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che spiega: “I giorni scorsi ho avuto modo di discutere con ministro e vertici sindacali quella che appare come l’unica strada percorribile.

Era infatti evidente dall’inizio che disporre in tempo utile del nuovo regolamento sarebbe stato impossibile. Non resta allora che prorogare l’efficacia dell’ordinanza ministeriale 60/2020, nel senso di farla valere anche per il primo rinnovo delle GPS.

In pratica si prolungherebbe la validità dell’ordinanza nelle more dell’iter per l’emanazione del nuovo regolamento. Si andrebbe quindi semplicemente a prendere atto che, anche per il permanere dell’emergenza pandemica, si può solo continuare a utilizzare lo strumento attuale prorogandone la validità di un altro biennio.

Nessuna controindicazione: tutti gli insegnanti potranno aggiornare il loro punteggio in relazione al servizio svolto nell’ultimo biennio; via libera agli spostamenti da una provincia all’altra, con l’effetto non trascurabile di innalzare la qualità del servizio scolastico favorendo la mobilità di chi è maggiormente titolato; migliaia di giovani laureatisi negli ultimi due anni avranno la possibilità di accedere all’insegnamento senza ricorrere alla Messa a disposizione (MAD), che – conclude Pittoni – dovrebbe essere solo residuale”.

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