Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviatoci dall’Ufficio Stampa del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso.
Rossano Sasso: ‘Non discriminare tra vaccinati e non vaccinati’
‘L’ipotesi di relegare in didattica a distanza esclusivamente gli studenti non vaccinati costituirebbe un vulnus inaccettabile al diritto allo studio e, di conseguenza, va assolutamente respinta al mittente. Nella fascia di età tra 5 e 11 anni risulta immunizzato appena un terzo degli alunni, il che significherebbe tagliare fuori dalla comunità scolastica la stragrande maggioranza delle bambine e dei bambini, per scelte, va sottolineato, che non dipendono da loro ma dalle famiglie da cui provengono’. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.
‘La campagna vaccinale dei più piccoli è partita da troppo poco tempo e la copertura a livello nazionale è ancora molto parziale, quindi qualsiasi decisione va presa con estrema cautela. Giustissimo ricalibrare i protocolli su quarantene e Dad alla luce dell’evoluzione della pandemia, ma senza dividere gli studenti italiani tra buoni e cattivi a seconda dello stato vaccinale.
La scuola – sottolinea Sasso – ha da sempre nell’inclusione un tratto distintivo che va preservato anche in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo. Negare un diritto a qualcuno non rafforza di certo i diritti degli altri’.