Sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito
Sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito

Gestione dell’emergenza Covid a scuola, Flc-Cgil ha pubblicato un comunicato riguardante la Nota del Ministero dell’Istruzione N. 110 del 1° febbraio dove sono contenute le indicazioni operative relative agli articoli 19 e 30 del Decreto Legge N. 4/2022. 

Il sindacato guidato da Francesco Sinopoli ha definito tali indicazioni come ‘inaccettabili ed irragionevoli’, visto che non corrispondono ad una semplificazione della gestione dell’emergenza sanitaria: anzi, finiscono per scaricare ancora una volta tale peso sulle scuole.

Gestione casi Covid a scuola, Flc-Cgil critica la Nota del Ministero dell’Istruzione N. 110 del 1° febbraio

Flc-Cgil parla di ‘istruzioni macchinose e prive di senso’ che vanno persino in contrasto con quanto disposto nel mese di gennaio, finendo per aggravare il lavoro del personale amministrativo, a scapito della funzionalità e dell’efficienza del servizio scolastico. 

I punti critici evidenziati da Flc-Cgil

Il primo punto critico è quello rappresentato dalla fornitura delle mascherine per gli alunni e il personale in regime di autosorveglianza. La Nota ministeriale, in pratica, ha ‘disatteso quanto richiesto alle scuole a dicembre con la rilevazione, conclusa a gennaio, sul calcolo del fabbisogno di FFP2, da effettuarsi sulla base del numero di docenti e personale ATA in contatto stretto con gli alunni che non erano obbligati, per motivi di salute, all’uso della mascherina, nonché di alunni frequentanti classi con altri alunni senza mascherina. Questa comunicazione, rivolta alle scuole, presupponeva che fosse il Ministero, tramite il Commissario Straordinario, a rifornire le scuole’.

Un secondo aspetto critico evidenziato da Flc-Cgil ‘è che ora le scuole sono direttamente coinvolte nell’acquisto dei DPI, con delle modalità complicate e prive di senso che, oltre a creare un forte aggravio di lavoro, procurano anche un aggravio di spesa’.

Secondo la nota ministeriale, infatti, le scuole dovrebbero prima procedere a periodiche rilevazioni a SIDI, per indicare il fabbisogno presunto per il personale e studenti che si trovano in regime di auto-sorveglianza (cosa di cui dovrebbe occuparsi la ASL) fino al 28 febbraio, aggiungendo a questa stima un 10% in più.

A questo scopo dovrà essere compilata anche un’apposita attestazione per ciascun ordine, che dovrà prevedere la copertura dei fabbisogni per il periodo 27 gennaio (quindi, retroattivamente) – 28 febbraio. Ciascun ordinativo dovrà essere caricato sulla piattaforma SIDI entro il 21 febbraio 2022.

Flc-Cgil, poi, sottolinea il fatto che il Ministero abbia individuato un elenco di farmacie, con le quali la struttura Commissariale ha stipulato delle convenzioni: le scuole dovranno individuare tra queste un’ipotetica farmacia a cui inviare, sia l’attestazione che ne comprovi l’effettiva esigenza, sia l’ordine, in base al fac-simile trasmesso dal Ministero, fuori quindi dal codice dei contratti e il mercato elettronico MEPA. 

Il prezzo indicato alla farmacia non può essere superiore a 0,75 per singola confezione e prevede che le farmacie aderenti possano praticare offerte migliorative solo in caso di confezioni multiple. Una volta effettuato l’ordine, la scuola dovrà nuovamente procedere all’inserimento dei dati sull’apposita piattaforma ministeriale, con allegata anche la dichiarazione del Dirigente scolastico che attesta l’effettiva esigenza di acquisto di mascherine e l’ordinativo di fornitura accettato dalla farmacia. Le fatture dovranno poi essere caricate dalle scuole entro il mese di marzo, per poter essere poi liquidate alle farmacie interessate.

Flc-Cgil considera questa nuova procedura come qualcosa di inaccettabile, una ‘vessazione burocratica’ scaricata sulle scuole. Una procedura senza senso, svolta a metà dal Ministero dell’Istruzione e a metà dalle scuole. Oltre ad un aggravio di lavoro, la nuova procedura porterebbe anche un aggravio ingiustificato di spesa visto che le mascherine FFP2 si trovano a prezzi notevolmente inferiori (anche 0,22), mentre le farmacie sono notoriamente gli esercizi commerciali che praticano il prezzo più alto.

Flc-Cgil chiede un intervento urgente da parte dell’Amministrazione affinché richiami il Commissario Straordinario a farsi carico direttamente della fornitura alle scuole.