Più volte abbiamo parlato degli scatti di anzianità e di come questi rappresentano in effetti l’unica possibilità per il personale della scuola di incrementare il proprio stipendio di base: in questi giorni una petizione su Change.org sta raccogliendo firme tra docenti ed ATA per ottenere il riconoscimento dell’anno di servizio 2013 ai fini dell’avanzamento della fascia stipendiale. Di seguito ricostruiamo la faccenda.
Petizione per il recupero dell’anno 2013 ai fini dell’incremento dello stipendio
In vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale della Scuola i cui lavori sono ripresi, si torna a parlare di stipendio, aspetto tra i più rilevanti di tutta la trattativa: dei docenti hanno costituito su Facebook il gruppo “Ridateci il 2013” e hanno lanciato una petizione su Change.org per raccogliere quante più firme possibili. L’obiettivo è di sensibilizzare alla protesta i colleghi, tra insegnanti e ATA, per far riconoscere l’anno di servizio svolto nel 2013 ai fini dell’avanzamento della fascia stipendiale. In passato, anche il sindacato la Gilda aveva proposto una raccolta di firme simile, ma ad oggi non si è ottenuto ancora nulla di fatto.
Il problema deriva dal congelamento dello scatto di anzianità relativo all’anno di servizio prestato nel 2013: il tutto nasce durante il Governo tecnico di Mario Monti, sotto cui per fronteggiare la crisi economica si emanò il Decreto legge del 6 luglio 2011, n. 98 con cui si dava un taglio drastico alla spesa pubblica. Tra le misure adottate, il blocco degli scatti dello stipendio per il personale docente ed ATA relativi agli anni 2011 e 2012: dopo tante battaglie politiche e sindacali, grazie al miglioramento della situazione economica, il governo riuscì alla fine a riconoscere entrambe le annualità.
Blocco dello scatto di anzianità per il 2013
Ma sotto l’esecutivo del presidente Letta, il Decreto presidenziale n.122 del 4/09/2013, ha bloccato il 2013 come hanno valido per lo scatto di anzianità: ad oggi, ancora, la situazione non si è sbloccata e lo stipendio del personale scolastico non usufruisce di quest’anno ai fini della progressione economica della carriera. In un contesto in cui già la retribuzione è bassa, anzi tra le più basse d’Europa, vedersi non considerata una possibilità di avanzamento economico, seppur minimo, costituisce un forte disagio e malcontento.
Di fatto, docenti ed ATA, oltre al danno economico che si ripercuote nell’immediato sullo stipendio, rischiano di andare in pensione senza poter avanzare di fascia, qualora venisse a mancare proprio un anno per lo scatto.