Maturità 2022, continuano le polemiche, da parte degli studenti, in merito alla reintroduzione delle prove scritte nei prossimi esami di maturità che si svolgeranno a giugno. Oltre centomila studenti si sono mobilitati per protestare contro le decisioni del ministro Bianchi, a Bologna sono state invocate le dimissioni del numero uno di Viale Trastevere.
Maturità 2022, il ministro Bianchi ha risposto alle proteste degli studenti
A giugno tornerà, più o meno, la vecchia maturità, quella dei tempi prima del Covid. Previste due prove scritte, non c’è più la tesina: un esame che sarà svolto tutto in presenza: solo per la prova orale è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio. Tale condizione, comunque, dovrà essere documentata.
Gli studenti erano convinti che il ministro Bianchi confermasse, anche per il 2022, l’esame con un colloquio orale con tesina. Invece, secondo il Ministero, esisterebbero le condizioni per un regolare svolgimento dell’esame di Stato.
Gli studenti chiedono le dimissioni di Bianchi
Il coordinatore nazionale della Rete degli Studenti, Tommaso Biancuzzi, ha dichiarato, a questo proposito: ‘Apprendiamo con sconforto e rabbia che il Ministero non è disponibile ad ascoltarci’. Miriam Calcagnile del collettivo Osa ha sottolineato come si stia tornando ad una scuola pre-pandemia mentre in realtà si tratta di una normalità ‘malata’: ‘Non vogliamo che questa maturità venga svolta così, lasciandoci totalmente fuori dal percorso decisionale di questa scelta’ presa ‘da un economista, il ministro Bianchi, che insieme al governo decide sulle spalle di noi studenti qual è il nostro percorso’.
Bianchi: ‘Abbiamo riflettuto a lungo valutando anche la situazione sanitaria’
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervistato da ‘Repubblica’, ha spiegato le ragioni delle scelte prese in merito alla prossima maturità: ‘Abbiamo riflettuto a lungo sulle modalità dell’esame – ha dichiarato Bianchi – valutando naturalmente anche la situazione sanitaria. Il governo si è sempre impegnato in modo caparbio per riportare tutti in presenza la scorsa primavera, poi a settembre e ancora oggi a gennaio, limitando al massimo la didattica a distanza, senza tuttavia demonizzare questo strumento che comunque ha mantenuto connessi i ragazzi, anche nei momenti di chiusura totale delle aule’.
Il ministro Bianchi ritiene che una prova di italiano possa dare agli studenti la possibilità di esprimere se stessi, oltre alla prova di indirizzo che tiene in considerazione le effettive situazioni che si sono realizzate localmente. In più ci sarà la prova orale personalizzata. Le prove rappresentano, secondo il ministro Bianchi, ‘il modo per accompagnare ognuno, responsabilmente e in autonomia, in un percorso di uscita da questa fase troppo lunga’.
Tuttavia, il capo del dicastero di Viale Trastevere ha dichiarato che la questione sarà discussa domani, martedì 8 febbraio, nel corso di un incontro con le studentesse e gli studenti delle Consulte: ‘L’esame di Stato – ha concluso Bianchi – è la conclusione di un percorso e ora che possiamo, grazie ai vaccini, guardare con più serenità al futuro è il momento di mettere insieme le nostre energie’.