Firma di documenti
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Novità in arrivo per gli incarichi atipici nella scuola. L’atto di indirizzo presentato dal Ministro Bianchi per il rinnovo del contratto è all’esame del Mef e della Funzione Pubblica. Come riporta Italia Oggi, tra le novità di maggior rilievo c’è che il contratto disciplinerà i cosiddetti incarichi atipici. Si tratta di quelle figure a metà strada tra i Dirigenti scolastici e i docenti che si occupano solo di didattica.

Incarichi atipici: cosa cambia?

Gli incarichi atipici esistono anche adesso e sono tutti quelli che il DS assegna ai docenti, ma non sono disciplinati dal contratto (ad esempio coordinatori di classe, di dipartimento, responsabili del plesso, ecc). Spesso i docenti si sentono costretti ad accettare questi incarichi affidati dal preside, che comportano una mole di lavoro senza indicazioni di orario o retribuzione.

Adesso, l’obiettivo finale è avere delle figure intermedie riconosciute dall’ordinamento, che siano di supporto all’Istituzione scolastica.

Il nodo della retribuzione

L’atto di indirizzo prevede che queste funzioni vengano retribuite con lo stanziamento del fondo di 300 milioni di euro che deve coprire il compenso accessorio dei docenti. Il compenso del dirigente non verrebbe toccato.

L’uso delle risorse per le funzioni dirigenziali delegate (di questo si tratta) porterebbe ad una diminuzione delle risorse da distribuire per le prestazioni aggiuntive tipiche della funzione docente (come ore aggiuntive funzionali all’insegnamento). Si prevede che i sindacati si possano opporre a questa disposizione.

Nel contratto, oltre ai compensi, si dovranno definire:

  • le modalità di scelta del docente che coprirà l’incarico
  • la durata degli incarichi
  • le misure formative necessarie.