In più occasioni abbiamo parlato dell’importanza che la figura del docente di sostegno riveste all’interno della scuola: grazie al suo lavoro, infatti, si garantisce l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Allo stesso tempo, più volte abbiamo sottolineato la carenza di insegnanti specializzati nel campo dell’inclusione: moltissime sono le cattedre scoperte, tantissimi i docenti precari chiamati a ricoprirle, molto spesso pur non avendo specifica specializzazione. La FLC CGIL ha organizzato un evento on line ieri 7 febbraio 2022 sulla tematica del sostegno e del relativo reclutamento.
La FLC CGIL affronta il problema del reclutamento sul sostegno
La tematica del sostegno agli alunni con disabilità è una delle più complesse in seno al mondo della scuola e presenta molte sfaccettature, tra cui il reclutamento di docenti specializzati: questo aspetto interessa in prima battuta gli insegnanti, ma ha dirette ripercussioni anche sulla continuità didattica e sulla qualità dell’integrazione di cui gli studenti certificati sono i destinatari.
Il sindacato FLC CGIL ha organizzato un incontro on line nella giornata di ieri 7 febbraio per discutere del reclutamento dei docenti specializzati in materia di inclusione scolastica. Questo è un momento molto importante per affrontare la tematica, poiché in sede parlamentare si discute sulla conversione del decreto Milleproroghe e nello stesso tempo occorre confermare l’aggiornamento delle GPS per il 2022.
La massima incidenza dei docenti precari è sul sostegno
Parlare di reclutamento sul sostegno, del resto, ha grande rilevanza, considerando che proprio in quest’ambito si rivela una forte presenza dei precari della scuola. Manuela Pascarella, responsabile reclutamento della Flc Cgil Scuola, sottolinea che “nello scorso anno scolastico nel sostegno 1 docente su 2 era precario e in molti casi privo di specializzazione. L’incidenza del precariato nel sostegno è un elemento che incide sulla qualità del sistema educativo e sulle condizioni lavorative della persona”. Nonostante, infatti, vi siano anche sentenze dei Tribunali che stabiliscono che un alunno con disabilità ha diritto ad essere seguito da un docente specializzato, in molti casi insegnanti privi di specializzazione e spesso alla loro prima supplenza ricevono incarichi sul sostegno.
Pascarella spiega che la massima incidenza dei docenti precari si registra proprio sul sostegno: “le immissioni in ruolo sono avvenute da graduatorie ordinarie (Gae e graduatorie concorsuali) e da Gps. 11mila contratti sono stati stipulati dalle Gps rispetto alle 1200 assunzioni dalle immissioni ordinarie”. “16mila cattedre sono rimaste non assegnate – continua, dicendo che occorre attribuire questi posti per tutelare il diritto allo studio degli studenti e per stabilizzare gli insegnanti precari.
27mila i posti da assegnare
Secondo i calcoli del sindacato, al prossimo settembre in realtà le cattedre di sostegno che rimarranno vuote e quindi da attribuire sono 27mila, considerando gli 11 mila posti aggiuntivi di organico di diritto previsti dalla Legge di Bilancio 2021. Le graduatorie di merito che dovranno scaturire dalle procedure di concorso in atto e che dovrebbero avere inizio, potrebbero non essere pronte in tempo utile per il 1° settembre 2022. Inoltre, bisogna tenere presente che non prevedendo l’apertura delle domande di partecipazione, molti abilitati con i TFA V e VI ciclo non potranno partecipare al concorso per la scuola secondaria, ancora da espletare.
A questi posti, occorre poi considerare anche le cattedre in deroga attivate fino al 30 giugno, che ogni anno si assegnano in extremis o a scuola iniziata, a seguito dei ricorsi che le famiglie avviano per ottenere maggiori ore di sostegno per i propri figli. In base ai dati riportati dal Ministero dell’Istruzione, quest’anno a settembre si sono contati 165mila posti in deroga, assegnati con supplenze fino al termine delle attività didattiche.
Come si deve intervenire per risolvere il problema? La soluzione che il sindacato prospetta è di “reiterare le immissioni in ruolo da Gps prima fascia. Inoltre bisognerà stabilizzare l’organico in deroga”.