Inclusione scolastica, Nota Ministero Istruzione su Decreto relativo ai CTS

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Sostegno e inclusione scolastica, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la Nota N. 318 del 4 febbraio 2022 avente come oggetto ‘Decreto ministeriale 18 novembre 2021, n. 328, relativo a “Centri Territoriali di Supporto (CTS), ai sensi dell’articolo 9, comma 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66”’.

Nella Nota si fa riferimento all’articolo 9, comma 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 e al conseguente decreto ministeriale 18 novembre 2021, n. 328 (allegato 1), concernente le modalità di individuazione dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) quali istituzioni scolastiche di riferimento per la consulenza, la formazione, il collegamento e il monitoraggio a supporto dei processi di inclusione, nonché per lo sviluppo, la diffusione e il miglior utilizzo di ausili, sussidi didattici e di nuove tecnologie per la disabilità.

Centri Territoriali di Supporto, Nota Ministero Istruzione N. 318 del 4 febbraio 2022

Nella Nota in questione si sottolinea ‘il ruolo strategico dei CTS i quali, oltre ad essere un fondamentale polo per l’acquisto e la distribuzione di strumenti e ausili per la didattica inclusiva, avvalendosi del coordinamento dei rispettivi Uffici Scolastici Regionali, svolgono anche funzioni decisive in materia di informazione-formazione sui temi dell’inclusione e connesse metodologie didattiche per la comunità scolastica, oltre che per i servizi di consulenza. 

I CTS, tra l’altro, informano i docenti, gli alunni, gli studenti e i loro genitori delle risorse tecnologiche disponibili, sia gratuite sia commerciali. Per tale scopo – come già esplicitato in Direttiva – gli stessi possono organizzare incontri di presentazione di nuovi ausili valutando di darne notizia sul sito web oppure creando occasioni di divulgazione mirate per gli insegnanti e/o le famiglie. 

Per le suddette attività formative-informative, in raccordo con i competenti Uffici Scolastici Regionali, i CTS – anche in rete tra loro e/o con altre istituzioni scolastiche – possono avviare collaborazioni con ulteriori enti istituzionali e non, pur sempre nel rispetto delle vigenti procedure amministrative. Oltre alla formazione, come indicato in articolo 1 del DM 328/2021, l’erogazione del servizio dei CTS può consistere in attività di consulenza a favore dei vari portatori di interesse. 

In tal senso, anche la Direttiva del 2012 evidenzia che per realizzare a pieno le potenzialità offerte dalle tecnologie utilizzate, i CTS possono avvalersi del contributo di un esperto che individui quale sia l’ausilio più appropriato cui ricorrere, soprattutto per le situazioni più complesse. I CTS offrono pertanto consulenza in tale ambito, coadiuvando le scuole nella scelta dell’ausilio e accompagnando gli insegnanti nell’acquisizione di competenze o pratiche didattiche che ne rendano efficace l’uso. Tale tipo di consulenza può riguardare inoltre forme di collaborazione con la famiglia per facilitare le attività di studio anche a casa’. 

Ausili e sussidi didattici

‘In coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, all’art. 7, comma 3, poi dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, all’art.1, comma 692, e dai decreti ministeriali attuativi di tale normativa – prosegue la Nota – le scuole sedi di CTS si occupano dell’acquisto di sussidi e ausili per la didattica inclusiva e dei servizi connessi per il loro migliore utilizzo. Le istituzioni scolastiche sedi di CTS sono infatti annualmente assegnatarie di specifiche risorse finanziarie. 

Tali stanziamenti – tenuto conto della consolidata esperienza già maturata dai CTS nelle pregresse annualità, oggetto di periodici monitoraggi – sono finalizzati all’acquisto di ausili e sussidi, i quali vengono poi affidati in comodato d’uso alle istituzioni scolastiche del territorio di riferimento che ne abbiano fatto richiesta, prevedendo ove occorra attività formative e di consulenza per incentivare il corretto utilizzo di tali strumenti. L’articolato processo di fornitura ausili/strumenti per la didattica inclusiva può essere descritto nelle seguenti fasi salienti. 

a) Sulla base delle risorse assegnate ai singoli CTS con decreto della Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, gli Uffici Scolastici Regionali emanano annualmente specifici bandi rivolti alle istituzioni scolastiche, del primo e secondo ciclo d’istruzione – statali e paritarie – che intendano avvalersi delle tecnologie assistive. 

b) Nell’aderire ai bandi di cui sopra le istituzioni scolastiche predispongono, sulla base delle necessità individuate nel Piano Educativo Individualizzato (PEI), progetti nelle seguenti aree: 

  • 1) acquisizione in comodato d’uso di sussidi didattici e ausili tecnici; 
  • 2) adattamento o trasformazione di sussidi didattici e ausili tecnici già in dotazione all’istituzione scolastica; 
  • 3) ulteriori servizi necessari per il corretto utilizzo dei sussidi didattici o ausili tecnici. 

c) Le istituzioni scolastiche trasmettono i suddetti progetti agli Uffici Scolastici Regionali ai fini della loro valutazione, tramite la piattaforma nazionale web dedicata – “Strumenti e ausili didattici per la disabilità”. 

d) I progetti sono valutati da apposite Commissioni istituite dagli UUSSRR, con conseguente successiva elaborazione di graduatorie

e) Gli Uffici Scolastici Regionali trasmettono le graduatorie sub d) ai CTS del rispettivo territorio, i quali programmano pertanto gli interventi associati ai progetti selezionati e provvedono agli acquisti necessari, anche ricorrendo, ove ritenuto opportuno, ad accordi con ausilioteche, centri tiflologici e/o altri centri specializzati. 

f) Gli ausili/strumenti acquistati sono affidati in comodato d’uso alle istituzioni scolastiche che accolgono gli studenti coinvolti nei progetti di didattica inclusiva e, nel passaggio di ciclo di istruzione, seguono l’alunno in caso di cambiamento di scuola ove vi siano ancora i presupposti per proseguire la connessa progettualità didattica. 

g) L’acquisto e la distribuzione degli ausili/strumenti sono accompagnati dall’ulteriore fase di registrazione degli stessi tramite il portale “Strumenti e ausili didattici per la disabilità”, contribuendosi con tale operazione ad aggiornare contestualmente l’“Anagrafe nazionale degli strumenti e degli ausili didattici”. 

La fase di registrazione ha il precipuo obiettivo di favorire un progressivo tracciamento degli strumenti acquistati, monitorandone il relativo stato e ciclo di vita, anche in funzione di una possibile riutilizzazione a beneficio di altri studenti. L’attività di registrazione e tracciamento è al contempo utile opportunità, mettendo a disposizione delle scuole informazioni sulle tecnologie assistive già presenti in alcune realtà territoriali, per diffondere innovative metodologie di didattica inclusiva’.

Il portale

‘Il portale “Strumenti e ausili didattici per la disabilità” – accessibile alle istituzioni scolastiche coinvolte – consente di reperire diverse informazioni utili sia per semplificare le operazioni sia per avere aggiornamenti sullo stato delle procedure. Ad esempio, tramite portale è possibile: visualizzare i bandi pubblicati annualmente dagli Uffici Scolastici Regionali per l’acquisizione di ausili e sussidi didattici; procedere, da parte delle scuole, alla compilazione online della scheda progetto per la partecipazione ai bandi regionali; consultare le graduatorie provinciali delle scuole che hanno presentato i progetti; gestire con maggiore efficienza, da parte dei CTS, il magazzino/archivio degli ausili/sussidi didattici registrati’.

Modalità organizzative 

‘Le istituzioni scolastiche sedi di CTS, nell’esercizio della propria autonomia e per meglio rispondere ai fabbisogni della comunità di riferimento, possono essere promotrici di intese o 4 accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, con i servizi sociosanitari del territorio e/o con altri attori istituzionali e non, così da operare in modo sinergico con il territorio a beneficio della comunità scolastica. 

È opportuno che ogni scuola sede di CTS, richiamandosi sempre l’opportuno raccordo con il competente Ufficio Scolastico Regionale, si doti di un proprio regolamento conforme al vigente quadro normativo. Si richiama infine l’attenzione su quanto indicato dall’ articolo 1, comma 2 del DM 328/2021 laddove prevede che i CTS, al fine di ottimizzare l’erogazione del servizio, attivano modalità di collaborazione con i GIT per il supporto alle scuole del territorio per i processi di inclusione’.

Adempimenti a cura degli UUSSRR 

‘Per consentire il riparto delle risorse finanziarie previste in attuazione della normativa sopra richiamata, si chiede cortesemente agli Uffici Scolastici Regionali di individuare, ovvero di confermare, un CTS per ciascuna provincia. Si ricorda che – ex articolo 2, comma 1 del DM 328 – in caso di città metropolitane, i CTS possono essere individuati anche in numero maggiore di uno, in considerazione della complessità territoriale e numerosità delle scuole.

Le istituzioni scolastiche sede CTS possono coincidere anche con le scuole polo per l’inclusione. Ai fini della predetta individuazione, l’articolo 2 del DM in questione indica i criteri da tenere in considerazione. L’individuazione delle scuole sede di CTS – ovvero della costituzione della rete regionale con l’indicazione della scuola capofila – dovrà essere cortesemente trasmessa alla scrivente Direzione (email dgsip.ufficio4@istruzione.it ) entro il 20 febbraio 2022 per consentire i conseguenti adempimenti amministrativo-contabili dell’anno in corso’.

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