Nei cedolini NoiPA da marzo 2022 tornano le addizionali Irpef, ovvero l’addizionale comunale e regionale. Saranno presenti come voce negativa dello stipendio fino al mese di novembre. La riforma Irpef, oltre a portare un aumento dovuto alle modifiche dell’imposta principale, modifica anche gli importi delle addizionali? Proviamo a fare chiarezza in merito, dato che dal prossimo mese queste trattenute torneranno ad essere presenti nel cedolino dello stipendio.
Le addizionali Irpef: cosa sono
Le addizionali comunali e regionali, presenti negli stipendi NoiPA, sono imposte calcolate sul reddito dell’anno precedente, applicate a rate, e aggiunte all’Irpef. In alcuni casi, gli importi possono superare l’ammontare dell’indennità di vacanza contrattuale, motivo per cui lo stipendio risulta più basso. Sono inserite nei cedolini NoiPA da marzo a novembre.
Le addizionali all’Irpef non sono uguali per tutti. L’aliquota dell’addizionale regionale viene stabilita da ogni Regione (o Provincia Autonoma), nel rispetto dei limiti fissati dallo Stato. L’aliquota dell’addizionale comunale è della stessa natura e stabilita da ogni Comune, che potrebbe anche decidere per un’esenzione. Quindi, l’importo di queste imposte varia da regione a regione e da comune a comune.
Riforma Irpef: cosa cambia nel 2022?
La riforma Irpef richiede un riallineamento delle addizionali alle Regioni che applicano aliquote a scaglioni (non fisse). Le Regioni senza aliquota unica dell’addizionale IRPEF devono approvare specifica norma di coordinamento con la riforma IRPEF entro il 31 marzo, tenendo conto del fatto che ora gli scaglioni sono 4 e non 5. Con la Risoluzione n° 2 del 2022, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha tracciato le linee guida. Entro il 13 maggio vanno trasmessi i dati per la determinazione dell’addizionale regionale al MEF, che li pubblica sul suo sito istituzionale per la consultazione.
Il MEF prevede una semplificazione, che evita alle Regioni che intendono mantenere l’applicazione dell’aliquota unica dell’addizionale di dover emanare una nuova legge. In questo caso, basta procedere all’inserimento dei dati rilevanti per la determinazione del tributo nell’applicazione disponibile entro il 13 maggio. Dunque, in piena autonomia.Â