Bambini
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Scuola e Covid, il prossimo 31 marzo 2022 scadono i termini relativi allo stato di emergenza: il governo, a questo proposito, non sembra avere l’intenzione di prorogarlo. Pertanto, dal prossimo 1° aprile 2022 dovrebbero arrivare delle sostanziali novità anche per quanto riguarda la gestione della pandemia all’interno delle scuole. Naturalmente, al momento, si tratta solamente di indiscrezioni, in attesa di una decisione ufficiale da parte dell’esecutivo Draghi.

Scuola, dal 1° aprile potrebbero esserci delle novità

I dati relativi alla pandemia Covid-19 stanno evidenziando un costante miglioramento ed ecco perché il premier Draghi dovrebbe disporre, a breve, un allentamento delle misure restrittive applicate nei mesi scorsi a motivo dell’escalation dei contagi.

La data di riferimento, naturalmente, è quella del 31 marzo, giorno in cui dovrebbe terminare lo stato di emergenza, almeno secondo quelle che sarebbero le intenzioni del governo. Secondo le ultime indiscrezioni, il governo sarebbe propenso ad un mantenimento del green pass per l’accesso ai luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto. Un provvedimento, quindi, che riguarderebbe anche la scuola (e i mezzi pubblici adoperati dagli studenti per spostarsi).

L’esecutivo Draghi, considerando la diminuzione del numero dei contagi, ha già allentato le misure restrittive nell’ambiente scolastico ma, dal 1° aprile, potrebbero ulteriormente essere modificate. Ne ha parlato il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, il quale auspica una normalizzazione delle attività didattiche nello scorcio finale dell’anno scolastico. 

Fine DAD, quarantene e uso mascherine?

L’esponente della Lega ha sottolineato come il CTS e il Ministero della Salute saranno chiamati a rivedere i protocolli per la frequenza scolastica. A questo proposito, il dicastero di Viale Trastevere potrebbe sollecitare la fine delle quarantene, lo stop alla DAD per i non vaccinati e all’uso delle mascherine. Secondo Sasso, potrebbe restare qualche misura precauzionale, a tutela del personale scolastico e degli studenti. Ma l’obiettivo sarebbe quello di tornare, per tutti, alla ‘normalità’, senza più distinzioni tra soggetti vaccinati e non vaccinati.

‘Il mondo della scuola è inclusivo per definizione – ha dichiarato Sasso – non bisogna far pagare ai ragazzi le scelte fatte dalle famiglie di appartenenza: si rischia di creare fratture insanabili tra gli studenti, cosa che personalmente ritengo inaccettabile’.

Per il momento, in ogni caso, si tratta solamente di ipotesi: nelle prossime settimane è attesa una decisione definitiva da parte del governo.