Chi lavora nella scuola o nell’alta formazione artistica e musicale (AFAM) ha diritto ad aderire al Fondo Espero. Il Fondo Espero permette al lavoratore di costruire una pensione integrativa a quella di base. Nasce da un accordo fra i rappresentanti dei lavoratori e il datore di lavoro, rappresentato dall’agenzia per la rappresentanza negoziale (Aran). I sindacati rappresentativi e l’Aran hanno istituito nel 2001 il Fondo Espero per tutti i lavoratori ai quali si applica il contratto nazionale scuola e alta formazione artistica e musicale.
I vantaggi del Fondo Espero per i lavoratori della scuola
Iscrivendosi ad Espero si può contare sul contributo del datore di lavoro e si fruisce delle deduzioni fiscali. I vantaggi sono elencati nel sito dedicato al Fondo, che ne indica sei.
- Una pensione (o un capitale) in più: Non sostituisce la pensione di base, ma la integra, oppure puoi prelevare il capitale, per garantirti un futuro sereno, ed hai una tassazione agevolata.
- Contributo datoriale: Con Fondo Espero il datore di lavoro versa un contributo aggiuntivo dell’1%, che va a sommarsi ai tuoi versamenti.
- Vantaggi fiscali: I tuoi contributi sono dedotti fiscalmente dal tuo reddito complessivo e hai una tassazione di favore.
- Costi contenuti: Fondo Espero non ha finalità di lucro e non deve quindi generare ricavi per soggetti differenti dagli associati.
- Gestione patrimoniale: Gli organismi amministrazione e controllo sono eletti per il 50% dai lavoratori e per il 50% dalle amministrazioni datoriali. I contributi raccolti sono investiti da gestori specializzati e professionali, secondo criteri di etica e trasparenza. Il Fondo è sottoposto al controllo dell’Autorità di Vigilanza Covip.
- Tutto a portata di click: Adesione on line e accesso a tutti i tuoi versamenti e alla gestione della tua posizione.
Come aderire?
Si può aderire al Fondo Espero attraverso il portale NoiPA (Adesione on line), e avere accesso a tutti i versamenti e alla gestione della posizione. Iscrivendosi online tramite il portale NoiPA, l’aderente è esonerato dal pagamento della quota di iscrizione.
Il versamento minimo è pari all’1% della retribuzione, ma si può anche decidere di versare di più; il capitale si raddoppia prima ancora di maturare interessi perché il datore di lavoro versa un altro 1%.
Per usufruire della deduzione fiscale non è necessaria alcuna azione, in quanto riconosciuta dal datore di lavoro, quale sostituto d’imposta, direttamente in busta paga.
La contribuzione dà diritto ad una rendita (ad integrazione della pensione Inps) o ad un capitale. Se nel corso degli anni sorge una necessità, come spese sanitarie, ristrutturazione o acquisto di prima casa si può chiedere un’anticipazione. Una volta andati in pensione si può lasciare il capitale o parte di esso investito nel Fondo. Tutte le info sul Fondo.