Maxi-concorso scuola al via domani 14 marzo: i numeri della nuova corsa al ruolo

Date:

Domani, lunedì 14 marzo, parte il nuovo concorso ordinario per la scuola secondaria, nuovo si fa per dire in quanto la procedura concorsuale è rimasta in ‘naftalina’ per quasi due anni, tra emergenza sanitaria e problematiche varie. Le domande furono presentate a luglio del 2020, il Ministero dell’Istruzione non ha riaperto i termini di partecipazione: all’epoca ne arrivarono 430.585, per 33mila posti a bando tra le diverse classi di concorso. Vediamo, dunque, i numeri del concorso che scatterà domattina.

Concorso scuola secondaria, i numeri: un candidato su tre è Over 40

Non saranno, comunque, mezzo milione i candidati al maxi concorso, visto che le domande si riferiscono a diversi insegnamenti. In più c’è da tener presente che, in due anni, diverse posizioni lavorative degli aspiranti docenti potrebbero essere cambiate.

Il 64% delle domande inviate riguardano candidate donne, il 30,4% degli aspiranti docenti ha un’età fino a 30 anni, il 39,2% ha un’età compresa tra i 31 e i 40 anni, il 24,1% appartiene alla fascia di età 41-50 anni mentre il 6,3% ha più di 50 anni. Per la scuola secondaria di primo grado si è registrato il 69% di candidate donne, per la scuola secondaria di secondo grado le candidature femminili sono il 63%.  

Candidature per ogni Regione

  • Abruzzo 9.647
  • Basilicata 6.904
  • Calabria 19.034
  • Campania 49.213
  • Emilia Romagna 31.925
  • Friuli Venezia Giulia 5.471
  • Lazio 52.882
  • Liguria 8.016
  • Lombardia 62.580
  • Marche 11.944
  • Molise 2.265
  • Piemonte 23.404
  • Puglia 31.644
  • Sardegna 12.912
  • Sicilia 39.827
  • Toscana 30.515
  • Umbria 7.756
  • Veneto 24.646

Sindacati: ‘È una follia, una grande presa per i fondelli’

Il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, ha parlato di ‘follia. In questi due anni, i precari sono aumentati. Il ministro ha dichiarato che sono ormai 300 mila in servizio e le scuole stanno assumendo i primi che passano per strada per coprire i posti vacanti mentre il ministero sembra sempre di più un concorsificio. Non è questa la strada. Bisogna fare tabula rasa e cominciare daccapo’. 

Mentre la segretaria Cisl, Maddalena Gissi, l’ha definita ‘una grande presa per i fondelli. Non si può pensare di valutare un professore attraverso una prova scritta composta da un esame a crocette e un orale light. Non si valuta la capacità di insegnare, si contribuisce soltanto a dequalificare ulteriormente questo mestiere. Persone con lauree master e specializzazioni accettano di guadagnare 1.400 euro al mese perché hanno la sensazione di poter accompagnare i ragazzi nella crescita e avere un ruolo nel cambiamento della società. Se nel reclutamento si privilegiano contenuti nozionistici stiamo spegnendo la scuola e chi potrebbe fare qualcosa davvero si rivolge al settore privato’. Anche Francesco Sinopoli (Flc-Cgil) ha parlato di ‘sistema che fa acqua da tutte le parti’.  

Share post:

Newsletter

Ultime Notizie

Potrebbe interessarti
Potrebbe interessarti

Aggiornamento GPS 2022: cosa può fare chi è già inserito?

I docenti sono in attesa del via ufficiale all'aggiornamento...

Sostegno, assunzioni straordinarie: il Tar Lazio reintegra gli immessi con riserva

Con l'ordinanza n 2807 del 2 maggio 2022, il...

Bocciatura, arriva proposta per stopparla: quali ripercussioni?

La riforma della scuola del Ministro Bianchi, convertita nel...

Concorso ordinario, autodichiarazione dal 1° maggio: il nuovo modello

Il nuovo modello di autodichiarazione da presentare per accedere...