Abbiamo parlato di precariato e supplentite con la segretaria generale di Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che ringraziamo per la Sua consueta cortesia e disponibilità. Abbiamo provato a capire la falla che sta alla base del problema dei precari nella scuola, che non permette di superare l’alto numero di supplenti che ogni anno lavorano con un contratto a tempo determinato, nonostante i posti disponibili. E a cercare delle soluzioni valide. La Segretaria ci ha risposto in una video intervista, che potete visualizzare sul nostro canale YouTube.
Perché non si è risolto il problema dei precari?
Questa è la prima domanda che abbiamo posto a Maddalena Gissi. Per quale motivo il precariato è un problema che appare irrisolvibile?
Secondo Lei, perché non si riesce a risolvere il problema del precariato nonostante anni di tentativi?
“Risolvere il problema del precariato è sempre stato un obiettivo di tutte le organizzazioni sindacali, la Cisl Scuola ha guardato con attenzione ai problemi dei colleghi che, anno dopo anno, hanno maturato una grande esperienza e, quindi, a loro va riservata un’attenzione particolare….”
Continua ad ascoltare la risposta nel video.
Quali soluzioni sono possibili per i supplenti?
E dopo la causa, parliamo di soluzioni. Secondo la CISL scuola, quali sono le soluzioni per immettere in ruolo almeno una parte dei precari?
Quali soluzioni proponete per ridurre la supplentite e coprire i posti disponibili, già dal prossimo anno scolastico?
“Noi abbiamo sempre guardato con molta attenzione alla gestione di avvio dell’anno scolastico con tanto personale pronto, innanzitutto, a garantire l’attività didattica in presenza e in grado di rispondere a quel diritto allo studio che la Costituzione ci impone. La ‘supplentite‘ nasce dalla mancanza di interventi strutturali. Per fortuna, lo scorso anno siamo stati ascoltati, sul sostegno ci sono state le assunzioni grazie alla nostra pressione sul piano politico e nei confronti del ministro Bianchi e abbiamo ottenuto….”
Continua ad ascoltare la risposta nel video.