Bonus 500 euro ai precari: il tribunale concede anche 3000 euro di risarcimento

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Carta del docente anche ai precari, qualcosa di estremamente rilevante si sta già muovendo dopo l’importante sentenza emessa dal Consiglio di Stato, nei giorni scorsi. Anief, infatti, ha reso noto di aver ottenuto dal Tribunale di Torino il riconoscimento di tale diritto in merito ad un ricorso presentato da un docente, con un risarcimento di 3000 euro.

Carta docente, Tribunale di Torino riconosce risarcimento di 3000 euro a un docente precario: primi effetti della sentenza del Consiglio di Stato

Primi effetti giuridici prodotti dalla sentenza N. 1842/2022 emessa dal Consiglio di Stato pochi giorni fa: il tribunale di Torino, infatti, ha accolto un ricorso promosso da Anief per il riconoscimento della Carta del docente anche ad un docente precario. Il Giudice del Lavoro ha accolto il ricorso concedendo anche tremila euro di risarcimento, considerando anche le cinque supplenze annuali precedenti. 

Infatti, la sentenza emessa dal tribunale piemontese ha riconosciuto ‘il diritto del ricorrente ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui tramite la Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, con condanna dell’Amministrazione convenuta al pagamento in favore del ricorrente, per gli anni scolastici dal 2015/16 al 2020/21 della complessiva somma di € 3.000,00 (€ 500,00 per ciascun anno), oltre accessori come per legge’.

Anief, in una nota informativa, ha riportato i dettagli della sentenza che sottolinea ‘il docente a tempo determinato deve avere il beneficio della c.d. Carta del docente, atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria l’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio, tra le quali certamente può comprendersi la Carta del docente’.

Si tratta di un altro step importante, in vista dei numerosi ricorsi che, sicuramente, verranno avviati nelle prossime settimane, sulla scia dell’importante sentenza emessa dal Consiglio di Stato.

Anche il Tribunale di Torino, infatti, ha citato tale sentenza che ‘ha ritenuto, con argomentazioni del tutto condivisibili, che il sistema adottato dal Ministero convenuto determini una sorta di formazione ‘a doppia trazione‘, ossia quella dei docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale e quindi sostenuta sotto il profilo economico con l’erogazione della Carta, e quella dei docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcuna obbligatorietà, e, dunque, alcun sostegno economico’.

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