Ucraina, Nota del Ministero dell’Istruzione del 24 marzo

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Guerra in Ucraina, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la Nota N. 576 del 24 marzo avente come oggetto ‘Studenti profughi dall’Ucraina. Contributi alla riflessione pedagogica e didattica delle scuole’.

In particolare, l’Amministrazione centrale, al fine di affrontare in maniera maggiormente riflessiva e strutturata l’accoglienza nelle istituzioni scolastiche dei tanti studenti profughi, offre alcuni spunti alla riflessione didattica e pedagogica delle scuole.

Ucraina, Nota Ministero dell’Istruzione N. 576 del 24 marzo

‘Il Ministero dell’Istruzione – si legge nella Nota – ha affrontato sul piano educativo e culturale il fenomeno migratorio nelle scuole, fin dal suo sorgere. Diversi i contributi nel tempo elaborati per offrire suggerimenti organizzativi e didattici. Ultimo dei quali, il recente documento “Orientamenti interculturali”.

Costante il richiamo al diritto-dovere all’istruzione di tutti i minori, la centralità dell’apprendimento linguistico, il coinvolgimento delle famiglie, la dimensione della partecipazione e quella interculturale del curricolo. Quest’ultima, in particolare, riguarda tutti i gradi di istruzione e sostiene il processo di interazione tra soggetti con lingue e culture diverse al fine di promuovere, nei contesti educativi, il dialogo e la reciproca crescita umana.

Ai richiamati Documenti, riportati nella sitografia di cui al paragrafo “Materiali”, dirigenti scolastici ed insegnanti possono utilmente attingere anche nell’emergenza che la guerra impone ora’. 

Il Ministero, inoltre, invita a ‘riflettere sulle novità delle situazioni che oggi si presentano, adattando gli strumenti elaborati in passato e predisponendone ulteriori. Il mondo digitale consente di accedere a molteplice documentazione didattica e, al tempo stesso, di fare memoria dell’attività scolastica in corso di svolgimento.

L’antica regola educativa del “volgere il male in bene” suggerisce di cogliere l’occasione tristissima di questo esodo di inermi, per fare memoria di ciò che la scuola fa e farà per accoglierli. Testimonianze, documentazioni, riflessioni, scambi, generano cultura e sono risposte alla guerra che preparano alla pace’.

‘L’afflusso di profughi dall’Ucraina – sottolinea il Ministero dell’Istruzione – è caratterizzato, al momento, da tre elementi principali: drammaticità della situazione a fondamento della fuga; repentinità (alcuni milioni di profughi in una ventina di giorni); temporaneità dell’esodo (almeno in termini di speranza personale).

Per queste caratteristiche, con prima sommaria e provvisoria valutazione, ad ora paiono potersi suggerire tre distinte scansioni temporali per l’agire delle scuole: 

  • – una prima fase di “tempo lento per l’accoglienza”, fino alla conclusione di questo anno scolastico, volta primariamente alla ricomposizione di gruppi di socializzazione, all’acquisizione di prime competenze comunicative in italiano, all’affronto dei traumi e, per quanto possibile, a dar continuità ai percorsi di istruzione interrotti; 
  • – una seconda fase di “consolidamento e rafforzamento”, anche con la collaborazione delle comunità territoriali, mediante patti di comunità, nel periodo estivo; 
  • – una terza fase di “integrazione scolastica”, nell’a.s.2022/2023, con modalità diversificate in relazione ai contesti particolari e alle condizioni generali che si realizzeranno, al momento ancora in gran parte ignote’.

Riportiamo qui sotto il testo integrale della Nota ministeriale.

NOTA

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