Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto in un video collegamento con l’Università per stranieri di Perugia. L’attuale reggente di viale Trastevere ha affermato: “La scuola, in tutta la sua ampiezza, è a disposizione del Paese e vuole essere aperta e inclusiva”.
Bianchi ha poi aggiunto: “L’idea di una scuola che ti accompagna per tutta la vita credo sia fondamentale, anche per permettere a coloro che hanno abbandonato il percorso di studi di ritrovarlo e proseguire, anche per i cittadini stranieri in Italia, per i quali l’apprendimento della lingua italiana non è solo veicolo di comunicazione ma anche strumento di integrazione”.
Bianchi: ‘La scuola oltre l’emergenza’
Sempre premuroso riguardo al mondo scuola, Patrizio Bianchi ha fatto sapere tramite le sue pagine social della pubblicazione di degli oltre 3.500 progetti finanziati con i fondi PON-REACT EU. Scrive il ministro: “Passo dopo passo stiamo costruendo la nuova scuola oltre l’emergenza. Una scuola inclusiva, innovativa, sostenibile. Se vogliamo vedere il cambiamento, dobbiamo realizzarlo con l’educazione”.
Il ministro sul ritorno a scuola dei docenti no vax
A partire dal 1° aprile, con la fine dell’emergenza in Italia, sono tornati a scuola i docenti no vax, precedentemente sospesi. Polemiche riguardo all’utilizzo di tale personale non vaccinato che non può stare a contatto con gli studenti.
Le critiche nascono da diversi motivi, tra cui il fatto di dover pagare ben due stipendi: uno al docente impegnato in altre funzioni al di fuori dell’aula, l’altro al supplente che lo sostituisce momentaneamente. Al riguardo, Bianchi ha precisato tramite alcune dichiarazioni riportate da Agi: “Io pongo il problema della continuità didattica. Non è possibile che i nostri ragazzi abbiano per quattro mesi un insegnante e gli ultimi due mesi si torni indietro. C’è la possibilità che questo personale, di poche migliaia, venga messo a disposizione della scuola anche per affrontare quelle situazioni straordinarie che abbiamo di fronte”.
