Riforma reclutamento docenti, la bozza del Decreto Legge (PDF)

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Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha illustrato ai sindacati la nuova riforma della formazione iniziale e continua e reclutamento degli insegnanti. Chi vorrà accedere alla professione docente, oltre alla laurea nella disciplina che vorrà insegnare, dovrà conseguire 60 CFU in psicopedagogia, oltre a fare tirocinio a scuola. E non basterà, perché poi è prevista una prova finale per poi poter finalmente riuscire a partecipare ad un concorso. Un vero e proprio percorso ad ostacoli il nuovo piano per il reclutamento, presentato dal ministro Bianchi. 

Riforma reclutamento docenti, la bozza integrale del decreto

Una riforma reclutamento docenti che ha già suscitato l’ira dei sindacati. Il segretario generale di Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha dichiarato a ‘Il Fatto Quotidiano’: ‘Se c’è una bozza avrei voluto vederla. Non si può affrontare un tema così importante come il reclutamento per decreto alla vigilia della fase contrattuale’.

Le reazioni sindacali

Dura la reazione del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio: ‘Il confronto con i sindacati non si può ridurre a un’illustrazione di slides, si tratta di una modalità poco rispettosa che rischia di esacerbare i rapporti. 

I temi del reclutamento e della formazione iniziale e quelli della carriera e degli incentivi – spiega Di Meglio – vanno affrontati separatamente, perché questi ultimi due attengono alla sfera contrattuale. Quanto al merito delle questioni, i principi alla base della riforma del reclutamento possono anche essere condivisibili, e noi siamo a primi a sostenere che per la scuola secondaria va previsto un percorso di abilitazione come quello della primaria. Non siamo d’accordo, però, sulla parte transitoria, perché si delinea un iter troppo complesso rispetto alla situazione drammatica del precariato per la quale serve una procedura più snella’. 

La neosegretaria di Cisl Scuola, Ivana Barbacci, ha richiamato la ‘Buona Scuola’: ‘Questa riforma è il ripristino della Legge 107 di Renzi – ha sentenziato Ivana Barbacci – Ci è stato presentato il provvedimento per sommi capi, con delle slide. Siamo di fronte all’ ennesima architettura che non sarà realizzabile nei tempi del ministro in una condizione di non risposta ai precari.

Da sempre abbiamo chiesto un doppio canale: i concorsi ordinari servono ma è necessario un percorso per chi ha già 36 mesi con un percorso di abilitazione. Noi siamo del parere che il precario debba acquisire anche 60 CFU, fare l’anno di prova ma non può di nuovo tornare ad arrestarsi con un concorso”. 

La riforma del reclutamento docenti potrebbe arrivare a palazzo Chigi il 21 aprile per andare all’esame del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento, in seguito, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale per passare poi al vaglio parlamentare (prima sarà analizzato dalle Commissioni parlamentari poi approderà in Aula). Come da prassi, il decreto dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Riportiamo qui sotto la bozza integrale del decreto legge sulla nuova riforma del reclutamento.
DECRETO

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