Scuola, altro che aumento stipendi: ‘il Ministero vuole introdurre i punti fedeltà’

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Riforma formazione iniziale e continua e reclutamento docenti, prosegue l’ondata di critiche nei confronti della bozza del Decreto Legge preparata dal Ministero dell’Istruzione, in ottica PNRR. I sindacati hanno protestato vivacemente contro i contenuti del nuovo provvedimento, soprattutto in considerazione del fatto che sono stati ‘toccati’ degli elementi, come quelli stipendiali o quelli riguardanti l’orario di servizio, strettamente legati al rinnovo di contratto.

Riforma scuola, Uil: ‘Invasioni di campo nella contrattazione contrattuale’

Formazione iniziale dei docenti, reclutamento e formazione continua. Uil Scuola ha pubblicato una nota informativa fortemente critica contro il provvedimento del governo arrivato alla vigilia di Pasqua, senza essere mai stato discusso né con i sindacati, né in Parlamento, né nel Paese.

Il segretario generale di Uil Scuola, Pino Turi, ha sottolineato come l’analisi dei contenuti del provvedimento definisca ‘per legge la contrattazione. Un ossimoro assoluto. Sempre per legge – spiega Turi – i lavoratori si vedono trasformare istituti contrattuali come la formazione, l’orario di lavoro, le progressioni economiche, con annessi blocchi e divieti’.

Il leader sindacale parla di ‘invasioni di campo nella contrattazione’, quelle che portano ad un aumento dell’orario di servizio (di 3 ore nella scuola primaria ed infanzia e di 6 ore nella secondaria di primo e secondo grado). Viene definito, inoltre, inaccettabile quell’aumento dell’orario di lavoro senza alcuno scambio economico, per svolgere compiti di formazione che la istituenda Scuola di Alta formazione dovrà somministrare ai docenti.

‘Aumento stipendi? No, premio per pochi a costo zero’

Il Ministero vuole introdurre un incentivo economico, sempre a valere delle risorse esistenti. ‘Un premio, per pochi, a costo zero – ribadisce Turi – Questo mostra che non c’è nessuna volontà di investire sul sistema scolastico nel suo insieme. Piuttosto chi si sottopone ad una formazione con valutazione finale, anticipa gli scatti di anzianità, e li sottrae al fondo di istituto’.

Il segretario di Uil Scuola osserva: ‘Potrebbe essere questa la ragione della mancata apertura del contratto? Un contratto scaduto da tre anni, che viene fatto per legge, senza contraddittorio, mortificando contrattazione e lavoratori che si vorrebbero irreggimentare in un sistema autoritativo che ci riporta indietro di settant’anni’.

‘Ancora riforme costo zero? – si chiede Turi – No, abbiamo inaugurato quelle a costo negativo, per questo, si incomincia a dirlo per decreto, ai sindacati e ai lavoratori che si sono dedicati anima e corpo nella loro funzione ed hanno maturato legittime aspettative positive. Ora si ritrovano dalla dedizione ai punti fedeltà per cercare di arrivare a strappare qualche risorsa per arrivare a fine mese, mentre il potere di acquisto diminuisce vistosamente, con bella pace della libertà di insegnamento e con la scuola democratica e partecipata’.

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