Prima delle vacanze di Pasqua, in una riunione che ha coinvolto i dirigenti scolastici del Lazio, si sarebbero prese importanti decisioni per la scuola: a seguito del caso scoppiato nel Liceo ‘Montale’ di Roma, i presidi optano per mettere un freno alle chat tra i docenti, gli alunni e le famiglie. Si vogliono infatti stabilire nuove regole per l’uso dei social.
I presidi del Lazio stoppano le chat tra scuola, alunni e famiglie
Nelle scorse settimane ha suscitato molto clamore il caso scoppiato in una scuola secondaria di Roma, il liceo “Montale”, in cui ci sarebbe stata una presunta ‘relazione’ tra la dirigente e un alunno appena maggiorenne: tra i due ci sarebbe stato uno scambio di email e messaggi in chat. Gli ispettori dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio stanno verificando la veridicità di quanto, da un semplice bisbiglio tra i corridoi, sembrerebbe diventata una notizia circolante anche al di fuori della scuola, come hanno riportato diversi quotidiani.
A seguito di questa situazione, ancora tutta da verificare, i presidi del Lazio stanno valutando importanti misure da prendere per stoppare la comunicazione tra docenti, genitori e alunni attraverso le chat. A ‘Il Messaggero’, Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio ha infatti dichiarato: “Vogliamo che ci siano delle regole ben precise”. “Durante la riunione pre-pasquale i dirigenti scolastici aderenti all’associazione hanno concordato un corposo elenco di regole disciplinari”.
Nuova disciplina nell’uso delle chat
I dirigenti avrebbero pertanto deciso di stoppare le conversazioni private in chat tra i docenti, gli alunni e le famiglie: in questi due lunghi anni di pandemia, infatti, si è assistito ad un proliferare di comunicazioni via Whatsapp tra scuola, studenti e genitori, canale che in alcuni casi si è rivelato veloce ed efficiente. Ma man mano si è assistito ad un abuso di tale comunicazione, tanto che se ne sono messi in luce anche tanti aspetti problematici.
La decisione dei presidi, pertanto, è quella che famiglie, alunni e insegnanti dovranno comunicare esclusivamente attraverso i canali ufficiali della scuola, in primis il registro elettronico in uso. Solo per le comunicazioni urgenti, come lezioni sospese, si consentirà l’uso delle chat.
Anche gli studenti dovranno prestare attenzione a non scambiare messaggi che in qualche modo possono ledere l’immagine della scuola: in caso contrario potrebbero ricevere delle sanzioni, come ore di volontariato in attività socialmente utili, concepite non come punizioni, ma aiuto per far loro acquisire un uso consapevole e maturo dei social.