La bella stagione e il rallentamento delle misure anti Covid, dopo due lunghi anni di pandemia, spingono a gite fuori porta e a visite in luoghi culturali: grazie ad una convenzione stipulata tra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Cultura, il personale docente può usufruire di un’importante agevolazione, gli ingressi gratis nei musei e siti di interesse culturale. Di seguito forniamo ulteriori informazioni in merito.
Docenti che possono usufruire del beneficio degli ingressi gratis
In un precedente articolo abbiamo parlato di un’importante possibilità di cui i docenti italiani possono avvalersi, vale a dire degli ingressi gratis nei poli museali e centri di cultura, spiegando come poter usufruirne e allegando il modulo necessario da compilare e presentare: ricordiamo che questa agevolazione si applica per tutti gli insegnanti, indipendentemente dal grado e tipologia di scuola. Per poterne godere, inoltre, i docenti non devono essere necessariamente in servizio, cioè in qualità di accompagnatori di gruppi scolastici, ma in qualsiasi momento vogliono.
Occorre sottolineare anche che la durata della certificazione necessaria per usufruire dell’agevolazione è annuale solo per quanto riguarda gli insegnanti assunti con contratti a tempo determinato: questi, infatti, annualmente, devono produrre apposita documentazione. I docenti di ruolo, invece, non devono rinnovare la propria attestazione. Anche chi insegna nelle scuole private, se riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, può giovare dell’agevolazione.
Sul proprio sito il Ministero della Cultura indica, in merito ai docenti e studenti, chi può usufruire degli ingressi gratis, oltre a chi sopra menzionato:
- i docenti e gli studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell’Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso;
- i docenti e gli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti, istituiti negli Stati dell’Unione Europea. L’ingresso gratuito è consentito agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso, ai docenti mediante esibizione di idoneo documento.
Si precisa anche che, per mostre o esposizioni temporanee con percorso espositivo separato dall’ordinario percorso di visita, potrebbe essere necessario l’acquisto di un biglietto a parte, pagabile tuttavia attraverso la carta docente.
Personale scolastico escluso dal beneficio
Questa importante agevolazione, però, non coinvolge tutto il personale scolastico: a restarne esclusi, infatti, sono gli ATA, qualsiasi funzione lavorativa essi assolvano. Malgrado le polemiche di quest’ultimi e dei sindacati, infatti, e nonostante l’atteggiamento di apertura di alcuni degli ultimi Ministri dell’Istruzione, (ad esempio la Ministra Fedeli), non ci sono stati ancora interventi concreti atti a favorire gli ingressi gratis del personale ATA all’interno dei musei e luoghi di cultura appartenenti allo Stato. Nello stesso modo, anche il personale educativo rimane escluso dal provvedimento.
Inoltre, anche i maestri e i professori che non sono più in servizio ma in quiescenza non hanno più la possibilità di utilizzare il beneficio.