Riforma reclutamento docenti, mentre proseguono le critiche e le polemiche del mondo scolastico sui contenuti della riforma elaborata dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, si attende che il testo venga sottoposto all’esame del Consiglio dei Ministri. Il documento potrebbe essere deposto sul tavolo del CdM già oggi, giovedì 21 aprile, oppure domani.
Uil Scuola, a questo proposito, ha redatto una scheda tecnica in cui vengono illustrati i punti principali del nuovo sistema di reclutamento insegnanti e la formazione iniziale e continua in base alla novità rappresentata dalla Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione.
Riforma reclutamento insegnanti, la scheda tecnica di Uil Scuola
La bozza del Decreto ministeriale, come si legge nella scheda di sintesi preparata dal sindacato di Pino Turi, prevede due distinti argomenti:
- 1) un nuovo sistema di reclutamento per l’assunzione dei docenti nella scuola di I e II grado con due percorsi separati: uno incentrato sulla formazione iniziale che interessa principalmente i neolaureati; l’altro riservato ai precari con tre anni di servizio. Inoltre, c’è un percorso transitorio per la partecipazione ai concorsi pubblici indetti fino al 31/12/2024;Â
- 2) un percorso di formazione e aggiornamento permanente articolato in gradi al termine del quale scatta la progressione salariale prevista dalla contrattazione nazionale attualmente legata esclusivamente all’anzianità di servizio.
Nella scheda UIL Scuola vengono descritti, in maniera dettagliata, i tre percorsi verso l’abilitazione previsti dalla nuova riforma, ovvero:
- 1) Percorso a regime per i neolaureati;
- 2) Percorso per i docenti con tre anni di servizio
- 3) Percorso transitorio fino al 31 dicembre 2024.
Nella scheda vengono descritti anche gli effetti e i vincoli previsti dopo il superamento dell’anno di prova.
Inoltre, si parla dell’istituzione della nuova Scuola di Alta Formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione che:Â
– promuove e coordina la formazione in servizio dei docenti di ruolo, in coerenza e continuità con la formazione iniziale;
– dirige e indirizza le attività formative dei dirigenti scolastici, dei direttori dei servizi amministrativi generali, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;
– si avvale, per lo svolgimento delle sue attività istituzionali, dell’Indire e dell’Invalsi.
Un capitolo, infine, viene dedicato alla questione (delicatissima) riguardante la formazione continua ‘incentivata’.