Concorsi pubblici
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Concorsi pubblici, nuove regole in arrivo con il Decreto Legge sul PNRR approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il governo, prendendo spunto dalle procedure introdotte durante il periodo di pandemia, detta delle nuove regole che dovrebbero confluire in una revisione del DPR 487/1994, quella che, attualmente, costituisce la normativa di riferimento per l’accesso al pubblico impiego. Vediamo le novità introdotte dal Decreto Legge sul PNRR 2 che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale.

Concorsi pubblici, come cambiano con il DL PNRR 2 approvato dal Consiglio dei Ministri: le novità

Con il Decreto Legge sul PNRR, come riporta il quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore’ di oggi, venerdì 22 aprile 2022, si prevede, per i concorsi riguardanti la Pubblica Amministrazione, lo svolgimento di almeno una prova scritta, con la conferma della prova orale.

Ne deriva che ciascun ente della Pubblica Amministrazione potrà scegliere se effettuare uno o più scritti che potranno avere anche un contenuto teorico-pratico. Come è noto, già nel periodo della pandemia, la prova scritta era diventata unica, seguita dall’orale.

Per quanto riguarda la prova orale, le nuove regole parlano di colloquio obbligatorio, che comporti la verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera che potrà anche non coincidere con la lingua inglese. La misurazione degli aspetti manageriali non rappresenta un obbligo ma è rimessa alla discrezionalità dell’ente che bandisce il concorso: tale aspetto, così come quello riguardante il numero delle prove e le modalità di svolgimento delle stesse, dovrà essere indicato chiaramente nel bando di concorso.

Una prima questione da risolvere è proprio quella legata al colloquio orale in quanto il nuovo Decreto prevede, come detto, l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera mentre il TU del pubblico impiego fa riferimento solo alla lingua inglese.

Inoltre, secondo quanto sottolineato da ‘Il Sole 24 ore’, il nuovo Decreto non fa riferimento alla verifica delle conoscenze informatiche per cui non risulta chiaro se esse continueranno ad essere o meno oggetto di verifica, secondo quanto imposto dal Testo Unico.

I test preselettivi saranno a discrezione dell’amministrazione: in caso di numero elevato di partecipanti al concorso vi si potrà ricorrere. I test potranno riguardare l’accertamento delle conoscenze o il possesso delle attitudini del candidato.