Riforma reclutamento e formazione insegnanti, giovedì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il Decreto Legge che introduce ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Nel testo, come è noto, sono contenute diverse novità per quanto riguarda l’abilitazione dei docenti della scuola secondaria, i requisiti riguardanti l’accesso ai concorsi e la formazione iniziale e continua degli insegnanti.
Riforma reclutamento e formazione docenti, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri (DOCUMENTO PDF)
Dopo il passaggio per la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Decreto Legge sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni ed entrerà subito in vigore. Tuttavia, entro sessanta giorni, il Parlamento dovrà approvare il medesimo per la procedura di conversione in legge, con o senza modificazioni.
La riforma, fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, è incentrata su un nuovo sistema di reclutamento di docenti per la scuola secondaria: previsto l’inserimento di 70mila insegnanti di ruolo da qui al 2024, tramite concorsi con cadenza annuale.
La riforma ruota attorno a tre questioni principali: oltre ai nuovi posti, infatti, sono previsti tre percorsi verso il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento e una formazione continua per i docenti. Inoltre, con il nuovo Decreto Legge viene introdotta la scuola di Alta Formazione per dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA.
Le dichiarazioni del Ministro Bianchi: ‘Formazione come elemento di innovazione’
“Facciamo un ulteriore passo avanti per dare stabilità al sistema d’Istruzione – ha dichiarato il ministro Bianchi – Prevediamo – dice – un percorso chiaro e definito per l’accesso all’insegnamento e per la formazione continua dei docenti lungo tutto l’arco della loro vita lavorativa. Puntiamo sulla formazione come elemento di innovazione e di maggiore qualificazione di tutto il sistema.
Gli insegnanti – ha spiegato Bianchi – sono il perno dei nostri istituti e devono avere un quadro strutturato di inserimento, il giusto riconoscimento professionale e strumenti che consentano un aggiornamento costante, indispensabile per svolgere il loro compito di guida delle nuove generazioni. Al centro di questa riforma c’è un’idea precisa di una scuola aperta e inclusiva, che stiamo costruendo con le risorse del PNRR a disposizione e con il dialogo con tutti gli attori coinvolti’.
Come vi abbiamo riferito nelle scorse ore, però, i sindacati sono già sul piede di guerra: contestate le scelte del ministro e del governo Draghi. Qui sotto riportiamo il testo ufficiale del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
TESTO RIFORMA RECLUTAMENTO E FORMAZIONE (PDF)