Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi
Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

Riforma reclutamento docenti e concorsi scuola, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero‘ di oggi, domenica 24 aprile. Tra i temi affrontati dal numero uno del dicastero di Viale Trastevere non poteva mancare quello del nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti, tanto criticato in questi giorni dai sindacati ma anche dalle forze politiche.

Bianchi sulla nuova riforma del reclutamento docenti: ‘Ecco su che cosa puntiamo’

Nell’intervista rilasciata a ‘Il Messaggero’, Bianchi ha dichiarato che il Ministero dell’Istruzione vuole puntare sulla formazione iniziale, oltre a potenziare la formazione continua dei docenti.

‘La riforma delinea un percorso chiaro – ha dichiarato il ministro – per chi vuole diventare insegnante nelle scuole secondarie dopo anni in cui le regole sono cambiate più volte, generando confusione e allontanando molte persone, soprattutto i più giovani, dall’insegnamento.

Puntiamo sulla formazione iniziale, con i 60 crediti universitari aggiuntivi rispetto alla laurea magistrale necessari per ottenere l’abilitazione e poi il concorso, richiesto da una norma costituzionale. Aumentiamo il focus sulle competenze specifiche, come quelle pedagogiche, la didattica delle singole discipline e mettiamo una grande attenzione al tirocinio diretto guidato da tutor che vengono dalla scuola.

Potenziamo la formazione continua dei nostri insegnanti sul digitale, sulle materie scientifiche e sulla progettazione e innovazione didattica, per accompagnare e orientare i nostri ragazzi e le nostre ragazzi nel loro percorso di studio e di vita e affrontare così anche il tema della dispersione.

Con la riforma – spiega Bianchi – i cui contenuti sono anche legati all’impegno preso con l’Europa sul Pnrr, nascerà la Scuola di alta formazione per dare linee guida, per una formazione continua che possa arricchire la professionalità del corpo docente. E poi avremo finalmente concorsi annuali, a garanzia di una maggiore continuità. Entro il 2024 assumeremo 70mila docenti‘.

Concorsi scuola, Bianchi: ‘Annuali, oggettivi e trasparenti’

Un altro tema particolarmente ‘caldo’ è quello dei concorsi: i test a crocetta sono stati duramente criticati in quanto non adeguati alla qualità della selezione, non adatti a valutare le effettive conoscenze professionali dei candidati.

‘Il decreto approvato – precisa il ministro dell’Istruzione – prevede in realtà dei cambiamenti anche per le prove dei concorsi. Istituiamo fin da subito una commissione di alto livello scientifico che studierà linee guida sulla redazione dei test e accerterà le modalità di prove che possano verificare le competenze. Ascoltiamo le critiche e lavoriamo per migliorare quello che non va. Il nostro obiettivo – ha concluso Bianchi – è avere concorsi annuali che siano oggettivi e trasparenti’.