Rossano Sasso (Lega)
Rossano Sasso (Lega)

Fa discutere il nuovo piano di reclutamento previsto per la scuola secondaria. Così come stanno facendo discutere gli errori riscontrati nel concorso ordinario per l’assunzione di docenti sempre per la scuola secondaria.

In particolare il linguista e professore universitario Massimo Arcangeli ha annunciato, in un recente articolo sul Corriere della Sera, la preparazione di un dossier contenente una raccolta di decine di quesiti sospetti segnalati da candidati di tutta Italia, definiti dallo stesso Arcangeli “test che offendono l’intelligenza, la dignità, la professionalità di decine di migliaia di docenti alle prese con un concorso farsa“.

Scopo è stato quello di sottolineare tutte le ambiguità emerse durante le ultime prove concorsuali. Al riguardo è intervenuto anche il sottosegretario all’istruzione leghista Rossano Sasso, che ha colto l’occasione per riportare l’attenzione anche sul ripristino del doppio canale di reclutamento.

Sasso: “Serve una verifica seria ed accurata”

Nel commentare i quiz previsti dal concorso ordinario della scuola secondaria, Rossano Sasso ha mostrato di non apprezzare le modalità di selezione adottate:

“L’idea di valutare la bravura di un docente attraverso un quiz meramente nozionistico non mi è mai piaciuta. Ora, però, si ipotizza che lo stesso quiz sia viziato da errori che potrebbero aver compromesso il regolare svolgimento della selezione”, spiega l’onorevole leghista, insistendo che “da sottosegretario all’Istruzione” non potrebbe mai “accettare un vulnus al genere”, annunciando che chiederà “subito a chi di dovere una verifica seria e accurata“.

Doppio canale di reclutamento: “Stabilizziamo i precari con oltre 36 mesi di servizio”

Sasso si è voluto esprimere anche in merito alla sua idea di reclutamento, come ha riportato sulla propria pagina Facebook:

“Il ruolo di Sottosegretario non mi impedisce di dire ciò che penso: per me ai fini del reclutamento la strada maestra rimane quella del doppio canale, individuata ai tempi del Ministero dell’Istruzione guidato dal presidente Mattarella.

Un bravo docente non è quello esperto in nozioni, ma colui il quale è in grado di trasmettere il sapere ai propri ragazzi e i concorsi a crocette si sono rivelati inopportuni, inefficaci e fallimentari.

Abbiamo decine di migliaia di insegnanti precari con oltre 36 mesi di servizio, stabilizziamo loro e poi prevediamo un reclutamento con prove concorsuali diverse da quelle attuali.”