Il dissenso verso la riforma della scuola del ministro Bianchi e il relativo Decreto legge 36/22 è grande: l’azione di mobilitazione promossa dai maggiori sindacati, che finalmente sono ritornati a far fronte comune, ormai è destinata a sfociare nello sciopero generale del mondo della scuola. Nonostante il tentativo di dialogo, infatti, la protesta ormai è diventata inevitabile.
Per i sindacati lo sciopero è inevitabile: motivi e obiettivi
I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams, di nuovo riuniti dopo le passate fratture, non ci stanno e si mobilitano contro la riforma della scuola promossa dal ministro Bianchi ed accolta dal governo: hanno, infatti, giudicato inaccettabili ed umilianti le norme introdotte dal Decreto Legge n.36 sul reclutamento, sulla formazione e sul sistema degli scatti stipendiali dei docenti.
In un comunicato unitario, le suddette sigle sindacali spiegano che “le norme su formazione e reclutamento dei docenti, contenute nel decreto, mortificano la scuola che subisce nuovamente tagli di spesa e torna a essere terreno di scontro politico – ideologico. Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. E mentre il governo assume decisioni gravi senza ascoltare i lavoratori, quegli stessi lavoratori attendono ancora il rinnovo del contratto scaduto da tre anni”.
In calce si allega il documento relativo alla piattaforma rivendicativa in cui i sindacati illustrano gli obiettivi del percorso di mobilitazione: in primis lo stralcio del decreto in merito a tutte le materie di natura contrattuale e l’avvio immediato delle trattative per il rinnovo del contratto.
Azioni previste
I sindacati chiedono nell’immediato l’apertura delle trattative e per la giornata di oggi, venerdì 6 maggio, alle ore 15, hanno organizzato in diretta streaming un’assemblea sindacale unitaria delle RSU, aperta a tutto il personale e alle diverse componenti della comunità scolastica, che si trasmetterà sui canali social e sui siti di FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams. Ricordiamo che per la stessa giornata odierna, invece, ANIEF ha già indetto una giornata di sciopero.
In base a varie indiscrezioni raccolte e secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, due potrebbero essere le date possibili in cui organizzare la protesta: o gli ultimi giorni di maggio, con probabilità il 27, o il 1° giugno. Per una data certa occorre tuttavia aspettare l’ufficializzazione da parte dei sindacati.
Piattaforma rivendicativa: gli obiettivi della mobilitazione