200 euro
200 euro

Il bonus di 200 euro 2022 è previsto dal decreto Aiuti in favore delle persone con un reddito medio-basso, per far fronte al caro prezzi. E’ destinato a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, oltre che ai percettori di reddito di cittadinanza, agli stagionali e ai lavoratori domestici, a seguito delle modifiche decise dal Consiglio dei Ministri. La platea complessiva è di circa 28 milioni di italiani. Ma alcuni percettori potrebbero poi doverlo restituire a fine anno. Vediamo chi e perché.

Bonus da 200 euro: a chi spetta?

Il bonus da 200 euro spetta solo a chi soddisfa determinati requisiti legati al reddito annuo. E dato che viene elargito automaticamente in busta paga nel mese di giugno-luglio, chi poi dovesse avere un reddito maggiore del limito imposto, dovrà restituirlo.

Il reddito non dovrà essere superiore a 35 mila euro.

Il rischio è che a fine anno, un lavoratore possa sforare il limite consentito. In tal caso, dovrà restituire la somma ricevuta.

Lavoratori dipendenti a rischio restituzione

Ancora non sono noti tutti i dettagli che riguardano il bonus da 200 euro, e per conoscerli bisogna attendere l’apposita circolare Inps con cui verranno fornite le istruzioni operative.

Come spiega il Sole 24 Orei datori di lavoro dovranno erogare il bonus in automatico, forse sulla base della CU 2021. Ma per i lavoratori dipendenti, si terrà in considerazione il reddito 2022. Per cui, in sede di conguaglio di fine anno, se il reddito percepito nel 2022 risulterà superiore a 35 mila euro, i 200 euro vanno restituiti.

Si tratta dello stesso meccanismo del bonus Renzi, a cui molti hanno deciso di rinunciare proprio per questo motivo.