assegnazione provvisoria 2023/24
assegnazione provvisoria

Assegnazione provvisoria: tanti docenti sono in attesa di sapere se per quest’anno potranno presentare domanda in caso non fossero soddisfatti dai movimenti di mobilità. Domani, giovedì 12 maggio, si terrà un incontro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione in cui si inizieranno a delineare le disposizioni che confluiranno nella relativa ordinanza ministeriale. Di seguito facciamo il punto sulla situazione del momento.

Incontro Ministero – sindacati per definire le modalità di assegnazione provvisoria

Cresce l’attesa per i docenti a tempo indeterminato che per il prossimo anno scolastico 2022/23 vorrebbero presentare domanda di assegnazione provvisoria: in base alla time line presentata dal Ministero dell’Istruzione, tra pochi giorni, il 17 maggio, ognuno conoscerà l’esito della propria istanza di trasferimento. Come detto in precedenza, tuttavia, non si prevedono tante possibilità di mobilità, e in tanti, pertanto, potrebbero non ottenere il trasferimento sperato. L’assegnazione provvisoria, quindi, come ogni anno, costituirebbe per molti la possibilità di migliorare la propria situazione lavorativa.

Domani pomeriggio, 12 maggio, alle ore 15, si terrà un incontro tra i rappresentanti ministeriali e le sigle sindacali: contenuto dell’appuntamento sarà il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, in riferimento alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. Ricordiamo che il contratto è valido per tre anni, ma i movimenti in oggetto hanno validità annuale.

Situazione diversa in base all’anno scolastico di assunzione

I docenti che sono entrati in ruolo prima del 2020/21 non hanno nessun vincolo e potranno presentare richiesta di assegnazione provvisoria se sono in possesso dei requisiti richiesti. Grazie al Decreto Sostegni Ter, i docenti che hanno il vincolo nella provincia in cui hanno ottenuto l’immissione in ruolo, potranno presentare istanza solo nell’ambito provinciale di assunzione.

Punto focale dell’incontro riguarderà pertanto tutti coloro che, assunti dall’anno scolastico 2020/21, vorrebbero richiedere assegnazione provvisoria da una provincia all’altra: in merito a questo, vari sono gli emendamenti presentati in queste ultime settimane in Parlamento, per cui potrebbe ancora sopraggiungere una possibilità anche per il movimento interprovinciale.