Atto di indirizzo contratto Istruzione e Ricerca
Atto di indirizzo contratto Istruzione e Ricerca

Rinnovo contratto scuola, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato di aver firmato l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale relativo al triennio 2019/2021 riguardante il comparto Istruzione e Ricerca. L’atto di indirizzo è stato trasmesso all’Aran, pertanto può partire anche la trattativa con i sindacati in merito ai contenuti del testo.

Atto di indirizzo per il rinnovo di contratto comparto Istruzione e Ricerca (testo PDF)

Nella premessa, il Ministero sottolinea come l’atto sia finalizzato ad individuare gli indirizzi relativi al rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 per il personale di cui all’articolo 5 del CCNQ “per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2019-2021)”, del 3 agosto 2021, ed interviene a completamento della cornice negoziale contenuta nell’atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 del 20 aprile 2021, che costituisce parte integrante dell’atto di indirizzo.

Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il Comparto dell’Istruzione e della ricerca interviene in una fase in cui il Governo sta dando vita a interventi per realizzare una Scuola aperta, coesa e inclusiva, secondo il dettato della Costituzione.

Occorre una Scuola in grado di superare storici ritardi per affrontare le sfide del cambiamento sociale, culturale, tecnologico ed economico del nostro tempo e dare ai giovani gli strumenti per comprendere la complessità e crescere come cittadini consapevoli e solidali. Perché la Scuola si rinnovi è cruciale l’apporto dei Docenti e di tutto il personale, quale che sia l’inquadramento professionale e la tipologia del contratto di lavoro.

Punti di riferimento per il raggiungimento di tali obiettivi saranno il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” e il “Patto per la Scuola al centro del Paese” nonché il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” del 10 aprile 2021. La contrattazione nazionale relativa al triennio 2019-2021 dovrà, a sua volta, prioritariamente tenere conto, valorizzandole compiutamente, delle specificità organizzative, gestionali e funzionali degli Atenei, degli Enti pubblici di ricerca e delle Istituzioni AFAM.

Tale valorizzazione è fondamentale per consentire una presenza maggiormente competitiva e attrattiva a livello europeo di tutte le Istituzioni italiane di ricerca e alta formazione universitaria e artistica, anche quale qualificato contributo alla costruzione dello spazio scientifico e tecnologico comune dell’UE. I rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 dovranno, pertanto, costituire l’occasione per favorire un sistema integrato e innovativo della ricerca pubblica connotato dalla specificità delle attività per assicurare attrattività, meritocrazia, flessibilità e mobilità.

Parti comuni, priorità contrattuali e indirizzi generali

Il contratto relativo al comparto Istruzione e Ricerca sarà articolato in una parte comune e in più sezioni speciali, una per ciascuno dei precedenti comparti contrattuali. Esso, provvederà, compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente, tra l’altro, a: 

  • • disciplinare un sistema strutturato di formazione per tutto il personale; 
  • • valorizzare il personale, anche attraverso forme di incentivazione alla formazione e all’impegno nelle attività di sostegno all’autonomia scolastica; 
  • • rafforzare gli strumenti di dialogo e di partecipazione tra l’Amministrazione e le rappresentanze del personale; 
  • • rivedere i sistemi di classificazione professionale individuando soluzioni innovative orientate all’adeguamento dei processi lavorativi e alla valorizzazione delle professionalità necessarie per lo svolgimento delle attività di ricerca, formazione, gestione e trasferimento, in un mutato contesto sempre meno ingessato, ma più dinamico, qualificato e internazionale. Valuterà l’ARAN in tale rivisitazione le modalità ritenute più idonee per la valorizzazione di posizioni e ruoli non dirigenziali per i quali siano richiesti più elevati livelli di autonomia e responsabilità gestionale e/o più elevate competenze professionali o specialistiche in armonia con quanto chiarito nelle sezioni speciali che seguono; 
  • • adeguare, nel limite delle risorse a tale fine disponibili le retribuzioni complessive del personale delle Università, degli Enti pubblici di ricerca, delle Istituzioni AFAM e delle Istituzioni scolastiche ed educative, anche tenendo conto di quanto previsto dai commi 297, 309 e 310 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nonché delle specificità e del valore professionale richiesto per l’espletamento delle loro funzioni, anche in relazione a analoghe realtà europee e prevedere, altresì, strumenti contrattuali specifici che agevolino, nei limiti delle norme di legge, la flessibilità, l’interscambio e la mobilità, anche europea ed internazionale, fra organizzazioni pubbliche e private operanti sugli stessi domini scientifici, tecnologici, artistici; 
  • • completare il recepimento della Raccomandazione della Commissione Europea dell’11 marzo 2005 riguardante la Carta Europea dei ricercatori e il Codice di Condotta per l’Assunzione dei Ricercatori (2005/251/CE), anche tenendo conto delle indicazioni contenute nel documento European Framework for Research Careers e degli sviluppi successivi della normativa Europea in tema di Spazio Europeo della Ricerca di cui all’articolo 179 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (Comunicazione della Commissione 2020/628/CE e Conclusioni del Consiglio europeo del 28.5.2021). Al riguardo, dare attuazione alle disposizioni del decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 218 recante “Semplificazione e attività degli enti pubblici di ricerca ai sensi dell’art. 13 della legge 7 agosto 2015, n.124”; 
  • • valorizzare il merito e la valutazione del personale in attuazione delle vigenti norme, evitando forme di corresponsione generalizzata dei trattamenti accessori definiti in sede integrativa. Il CCNL valuterà la possibilità di riunire in un unico testo tutte le norme contrattuali, agevolando, con la chiarezza del linguaggio, la consultazione e la comprensione da parte delle amministrazioni e dei lavoratori. 

Potete scaricare e consultare qui sotto il testo integrale dell’atto di indirizzo riguardante il rinnovo di  contratto comparto scuola firmato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

ATTO DI INDIRIZZO